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  • Coronavirus e sport: Gravina: 'Protocollo inapplicabile'. Anche il Belgio dichiara concluso il campionato

    Coronavirus e sport: Gravina: 'Protocollo inapplicabile'. Anche il Belgio dichiara concluso il campionato

    La pandemia coronavirus influenza anche il mondo dello sport. Calciomercato.com segue in tempo reale i principali aggiornamenti di giornata. 



    22.20 Joe Barone, dg della Fiorentina, parla della gestione dell'emergenza coronavirus in Italia nel mondo dello sport: 'Fatichiamo a comprendere le decisioni del governo". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    19.25 
    Dopo Olanda e Francia, anche il Belgio dichiara ufficialmente conclusa la stagione a causa del coronavirus. Questi i verdetti decretati dalla federazione locale: il titolo nazionale va al Bruges, mentre retrocede in seconda divisione il Waasland-Beveren ultimo in classifica.


    19.00 Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha parlato alla Rai: "C’è una difficoltà oggettiva: l’impossibilità di reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi".

    Il numero uno di via Allegri ha aggiunto: "L’INAIL con una sua circolare ha già chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo e di colpa grave. Quello che ci preoccupa rimane il tema del positivo che manda tutta la squadra in quarantena. Tema che affrontiamo con determinazione e anche con attenzione, per evitare un rapporto stressato che porti tensioni e il blocco del campionato".


    17.45 Giorno di assemblea di Lega oggi in Serie B, al termine della quale è stata diffusa una nota ufficiale: "Una riunione che ha visto anche la presenza di importanti ospiti, del mondo scientifico e della Fifa, invitati dal presidente Mauro Balata, per relazionare sullo stato attuale della crisi e fornire chiarimenti ai club. L’Assemblea all'unanimità ha deliberato che ‘in ragione dell'assenza al momento di un provvedimento governativo di autorizzazione alla ripresa degli allenamenti in forma collettiva, nonché del relativo protocollo, si ritiene necessario, all'esito dell'eventuale pubblicazione di tale provvedimento e previa valutazione circa l'applicabilità del protocollo stesso da parte dei club, il decorso per la ripresa degli allenamenti in forma collettiva di un periodo di 10 giorni dalla sua emanazione per esigenze organizzative e gestionali".

    14.54 Questa la nota ufficiale della Serie A: "Si è tenuto questa mattina, in un clima di fattiva collaborazione, l’incontro tra la Figc, la Lega Serie A, il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che verranno tempestivamente sottoposte al Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, al Ministro della Salute e al CTS".

    14.25 Si è concluso pochi istanti fa il vertice tra la Figc, la Lega Serie A e i medici del calcio. Il club hanno ribadito la loro posizione: il protocollo è inapplicabile e andrà modificato in tre punti. Non convince, infatti, la quarantena di squadra in caso di un caso positivo, il ritiro pre-campionato e le responsabilità penali dei medici sociali. Ora Gravina parlerà con il ministro Spadafora. ​

    14.02 Il direttore sportivo del Borussia Dortmund, Michael Zorc ha dichiarato alla vigilia della ripartenza del campionato tedesco: "Se qualcuno dei nostri calciatori non se la sente, è libero di non giocare. Ma la mia impressione è che tutti non vedano l'ora di tornare in campo a fare il proprio lavoro". 

    13.29 In Russia il campionato di calco ripartirà il 21 giugno. 

    13.05 Il Galatasaray ha comunicato che un collaboratore è risultato positivo al test per il Covid-19. Il club turco ha sospeso gli allenamenti per sei giorni. La ripresa del campionato è fissata al 12 giugno. 

    12.31 Come condizioni per riprendere la stagione, il governo britannico ha chiesto alla Premier League di trasmettere alcune partite del campionato di calcio in chiaro e di versare più soldi alla Football League e allo sport di base. 

    11.23 Il campionato di calcio australiano ripartirà l'11 giugno. Lunedì è fissata la ripresa degli allenamenti senza contatto. Tutti i calciatori e gli staff saranno testati due volte a settimana. 

    11.18 L'allenatore dell'Ausgburg, Heiko Herrlich non potrà essere in panchina durante la partita di domani contro il Wolsfburg perché ha violato le norme di isolamento imposte alla Bundesliga per la ripresa del campionato. Era uscito dall'hotel dove è in ritiro la squadra per andare a comprare un dentifricio e una crema per la pelle, ora dovrà sottoporsi a una serie di test e dopo due negatività potrà tornare ad allenare. 

    11.02 Il presidente dell'Associatori italiana, Damiano Tommasi ha dichiarato alla Rai: "Nel protocollo di sicurezza ci sono delle criticità evidenziate dai club, speriamo di trovare un modo per superarle e ripartire. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività. Quella del 13 giugno è solo un'ipotesi, non avere una data certa per la ripresa del campionato genera incertezza. Da lì poi si può costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità d'allenamento. Il ritiro è un altro grande punto interrogativo, devono esserci condizioni uniformi per tutti. In ogni caso la ripresa del campionato riguarderebbe soltanto la serie A, le altre categorie non hanno le possibilità di attuare il protocollo. Il nuovo decreto rilancio preve la cassa integrazione anche per gli atleti professionisti sotto un determinato reddito, è importante soprattutto per la Lega Pro. Dobbiamo imparare a convivere con il virus, unendoci in estate per arrivare pronti alla prossima stagione. Servirà ancora tanta pazienza". 

    10.10 Leo Messi dice la sua sulla ripresa del calcio. L'attaccante argentino del Barcellona ha dichiarato in un'intervista al Mundo Deportivo: "Voglio tornare in campo, ma senza dovermi separare dalla mia famiglia. Tornare ad allenarci è un primo passo, poi sarà strano giocare senza i tifosi allo stadio. Il rischio di contagio c'è ovunque quando esci da casa, non bisogna pensarci troppo altrimenti ti passa la voglia. Capisco che sia essenziale rispettare i protocolli e adottare le massime misure di precauzioni necessarie". 

    09.45 Il difensore giapponese del Bologna, Takehiro Tomiyasu ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Il calcio mi manca. Non vedo l'ora di mettermi alla prova contro Inter e Juventus, visto che all'andata ero infortunato". 

    09.06 Giornata di tamponi per l'Inter ad Appiano Gentile. Questa mattina si sottoporranno al test anche i dirigenti nerazzurri e l'allenatore Antonio Conte

    08.51 Il difensore gambiano della Sampdoria, Omar Colley (guarito dal Covid-19) ha ripreso gli allenamenti, ma con un ostacolo: il Ramadan, che dura fino al 23 maggio e gli impedisce di mangiare e bere dall'alba al tramonto. Il club blucerchiato gli ha consigliato di idratarsi al termine della seduta: proposta rifiutata dal calciatore. 

    08.40 I presidenti di Figc e Lega Serie A, Gravina e Dal Pino sperano di incontrare il premier Giuseppe Conte per ottenere garanzie entro martedì sulla ripartenza del calcio italiano. Secondo il Corriere dello Sport, ci sono due strade: ammorbidire l'articolo 1 del Dpcm del 21 febbraio o una norma ad hoc per gli atleti professionisti. Intanto arriva il via libera ai nuovi format dei campionati o varare classifiche a tavolino: nel decreto rilancio c'è uno "scudo legale" per le federazioni in vista dei ricorsi sulla regolarità dell'attuale stagione. Chi non ci sta, dovrà rivolgersi al Coni o al Tar. 

    08.32 Il difensore portoghese del Parma, Bruno Alves ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Sono sempre rimasto qui a Parma da solo, la mia famiglia è in Portogallo e non la vedo da più di 3 mesi. Sono pronto per ricominciare, non vedo l’ora. Sono nato per giocare a calcio e questo desidero fare, ovviamente se si può. In un modo o nell’altro questa situazione dobbiamo gestirla. Non so se si possa restare altri mesi in casa senza lavorare. Tutto va fatto in massima sicurezza. Non so dire con certezza se c’è un rischio o no, chi è responsabile deve decidere. Credo che si possa lavorare per un paio di settimane e poi finire il campionato nel modo più veloce possibile. Ho parlato diverse volte con Cristiano Ronaldo, gli ho chiesto come stava e come si stava prendendo cura di sé. Mi ha detto di fare le stesse cose di sempre: è la persona che si prende più cura di se che io conosca. Abbiamo condiviso consigli su lavoro e cibo, è molto importante cosa mangiare e come continuare ad allenarsi". 

    08.27 Il difensore serbo della Fiorentina, Nikola Milenkovic ha dichiarato al Corriere dello Sport: "Abbiamo cominciato ad allenarci e stiamo lavorando tanto per essere pronti, in forma quando ripartirà tutto con le sfide che ci aspettano. Rivedere il campo è stato bello perché è quello che amiamo di più. All'inizio non c'è molta palla, ma l'importante è che abbiamo ricominciato. Il contatto fra noi è minimo, c'è la distanza, si rispetta il protocollo, ma vedo tutti carichi. Sarà dura, ma in questi due mesi a casa mi sono allenato tantissimo per essere già pronto a giocare. E' stato difficile senza avere una data certa, ma penso che sarà un problema per la squadra. L'obiettivo è essere più forte degli avversari quando si torna in campo. Ho tantissima voglia di tornare al Franchi e giocare le partite. Non sarà facile senza i nostri tifosi, ma mi manca giocare anche per quell'adrenalina che senti prima della partita, quando comincia, quando vinci". 

    08.15 Il presidente del Perugia (serie B), Massimiliano Santopadre ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Un club da solo non può decidere al posto della Lega. Resto della mia idea, sarebbe meglio aspettare e comunque tutti sappiano che ripartiamo soltanto per una questione economica. Continuo a sentir parlare di task force, ma il problema è che al Governo e nel Consiglio federale non ci sono imprenditori, ma solo dipendenti. Dovremmo essere chiamati anche noi a decidere: in Figc ci devono essere tre proprietari, non è giusto che chi immette liquidità non possa partecipare alle discussioni. Ci sono calciatori, allenatori, arbitri e non noi. Continuiamo a parlare di questa stagione, ma il problema sarà come ripartire nella prossima. Serve una rivisitazione della parte economica, con i proprietari al centro del progetto e non come ultimi ingranaggi del sistema. Perché chi ha guadagnato tanti soldi nel calcio non si compra un club? Noi presidenti non possiamo essere solo delle mucche da mungere, semmai dobbiamo anche noi partecipare alla discussione su quali mucche mungere. E poi c’è un’altra cosa che non mi va giù: la Fifa deve obbligare le federazioni a rimborsare ai club il lordo dei giorni trascorsi in Nazionale dagli atleti. Il giocatore è un dipendente, se non c’è la prestazione per me perché lo devo pagare io?". 

    08.01 L'allenatore del Pordenone (serie B), Attilio Tesser ha dichiarato al Corriere dello Sport: "Non bisogna penalizzare il mondo del calcio, è il caso di riprendere l'attività, anche rischiando. I calciatori non sono certo dei privilegiati come spesso si dice. Abbiamo voglia di giocare, altrimenti il calcio muore alla base: è un dovere anche salvaguardare le categorie inferiori. La cristallizzazione della classifica sarebbe un errore. Io sono per giocare, perlomeno adottando soluzioni d'emergenza come quella di anticipare play-off e play-out. Isolare alcune squadre per due-tre settimane e concludere la stagione in maniera credibile. E spero che i tifosi già dall'inizio del prossimo anno possano tornare allo stadio". 

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