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  • Coronavirus e sport: Barcellona, sette positivi? Klopp: 'Festeggeremo il campionato coi nostri tifosi'

    Coronavirus e sport: Barcellona, sette positivi? Klopp: 'Festeggeremo il campionato coi nostri tifosi'

    La pandemia coronavirus influenza anche il mondo dello sport. Calciomercato.com segue in tempo reale i principali aggiornamenti di giornata.

    17.50 Stop al campionato in Bosnia-Erzegovina: il campionato di calcio di I Divisione è stato definitivamente interrotto per problemi legati alla pandemia e la Federazione bosniaca, riferiscono i media di Belgrado, ha proclamato campione il Sarajevo, primo in classifica.​

    14.52 Il tecnico del Liverpool Jurgen Klopp ha parlato della ripresa della Premier League (fissata per il 17 giugno) e delle eventuali celebrazioni per la vittoria del campionato, a 30 anni di distanza dall'ultima affermazione dei Reds: "Certo che festeggeremo col nostro pubblico! Non appena sarà fatta, prima faremo qualcosa all'interno della squadra, poi, non appena ci sarà la possibilità, speriamo di fare qualcosa con i nostri tifosi. Magari con la sfilata per la città".


    12.30 Dopo il rinvio per l'emergenza Covid-19, la Formula 1 si prepara alla nuova stagione, con un calendario ridotto. E' stato infatti ufficializzato oggi un percorso di otto gare che si terranno in Europa tra luglio e settembre prossimi. Le prove si disputeranno sui circuiti di Spielberg (Austria) il 5 e 12 luglio, di Budapest (Ungheria) il 19 luglio, di Silverstone (Gran Bretagna) il 2 e 9 agosto, di Barcellona (Spagna) il 16 agosto, di Spa (Belgio) il 30 agosto e di Monza (Italia) il 6 settembre.


    11.10 Inizia a fare proseliti la battaglia del patron del Lione Aulas contro le autorità francesi per la decisione di concludere i campionati professionistici. Dalle pagine de L'Equipe, il presidente del Lille Gerard Lopez dichiara: "Sarà una catastrofe per le conseguenze economiche e sportive che ne deriveranno. Cessioni importanti? La porta è aperta, c’è bisogno di fare cassa". 

    10.50 Il Barcellona non smentisce la rivelazione di Rac1 sulla presunta positività di 5 calciatori e due componenti dello staff tecnico al test sierologico per il coronavirus a cui sono stati sottoposti nei giorni scorsi. I soggetti in questione risulterebbero comunque asintomatici e in buone condizioni di salute e stanno lavorando regolarmente.


    10.40 Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, nella giornata di venerdì si terrà una nuova assemblea di Lega nella quale saranno affrontati i piani alternativi per la Serie A, in caso di mancata conclusione del campionato. Saranno affrontate le questioni play-off e play-out, l'algoritmo o la cristallizzazione della classifica. 

    10.10 Come riferisce La Stampa, informalmente il Governo ha fatto sapere di prendere in considerazione la parziale riapertura degli stadi da luglio, ma tutto dipenderà dai dati dei contagi".



    10.00 - Fabio Pigozzi, presidente della Federazione Italiana dei Medici Sportivi, ha detto la sua a La Gazzetta dello Sport sul caso Gasperini: sia importante autocertificare e non sottostimare mai i sintomi per abbattere il rischio verso gli altri". Sulla ripresa del campionato: "La pandemia è in calo, la Serie A può concludersi regolarmente. Ma guai a fughe in avanti", in relazione all'idea di riaprire parzialmente gli stadi.



    9.30 Il professor Enrico Castellacci, presidente della Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio, ha parlato a Il Corriere dello Sport dopo la redazione da parte della FIGC del protocollo di sicurezza per la ripartenza del campionato di Serie A. "Chi possede delle potenzialità economiche, organizzative e logistiche importanti non avrà difficoltà a rispettarlo, ma la vedo più dura per le leghe minori. La Serie B ha problemi a reperire i tamponi e quello dei ritiri obbligatori è un'altra questione spinosa. Per non parlare della Serie C, dove il medico sociale è un lavoratore part-time...".

    Sul tema della quarantena: "La normativa del governo è ormai dello scorso 21 febbraio e nel frattempo la situazione sanitaria del Paese è migliorata. Perché non ridurre il periodo di quarantena da 14 a 7 giorni? Solo così il campionato ripartirebbe in maniera certa e non dovendosi affidare alla fortuna che nessuno si ammali. Il rischio zero non esiste neanche con le due settimane, dobbiamo convivere col virus", ha concluso.

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