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  • Coronavirus, ecco cosa può succedere: Europeo rinviato e campionati giocati regolarmente fino a fine giugno

    Coronavirus, ecco cosa può succedere: Europeo rinviato e campionati giocati regolarmente fino a fine giugno

    • Federico Zanon
    Al momento è solo un'idea, se diventerà realtà è presto per dirlo. Il nemico comune, il Coronavirus o, se preferite, Covid-19, ha cambiato le nostre vite, le nostre giornate, ha fermato il calcio, che ripartirà, ma solo quando ci saranno le condizioni. Ora la salute viene prima di tutto, ora la sfida si gioca su un altro campo. Ci sarà modo di tornare a far rotolare il pallone, quando i tempi saranno maturi. Difficile che il 3 aprile possa tornare tutto come prima, più facile che ci sia bisogna di qualche settimana in più per tornare a respirare le emozioni di una partita di Serie A, Premier League o Champions League. Una possibilità, alla quale i club si attaccano.

    PROPOSTA - Il pensiero comune delle principali leghe europee - infatti - è quello di ripartire, di riprendere, di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno. Niente playoff o playout, niente campionato chiuso in anticipo, niente titolo non assegnato. C'è la volontà di andare avanti, di rischedulare il calendario, sfruttando il mese di giugno e, se necessario, i primi giorni di luglio (in questo caso servirebbe una deroga per quei giocatori in scadenza il 30 giugno).

    LA UEFA DECIDE - Tutto dipende dal Covid-19, prima di tutto, e dalla Uefa. Che martedì dovrà prendere una decisione sull'Europeo, previsto dal 12 giugno al 12 luglio. Senza rinvio è difficile pensare che campionati e coppe europee possano riprendere e terminare regolarmente, non ci sarebbe il tempo materiale. Ecco perché lo scenario più credibile è quello di liberare l'estate da un evento così importante e ingombrante, spostandolo nel 2021. Una possibilità che nell'ultima settimana sembra essere diventata una necessità. Martedì ne sapremo di più, nella speranza di ricevere buone notizie sul fronte virus. L'ostacolo più alto da superare.

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