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  • Coronavirus, Moratti: 'Lukaku ha fatto capire il pericolo, brava Inter a far parlare Volpi. Sui contrasti in Lega...'

    Coronavirus, Moratti: 'Lukaku ha fatto capire il pericolo, brava Inter a far parlare Volpi. Sui contrasti in Lega...'

    L'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti è intervenuto a Tele Radio Stereo per commentare l'emergenza coronavirus in Italia, non risparmiando una critica al sistema calcio e ai conflitti che sta attraversando: "È una cosa brutta e decisamente stonata con la situazione generale drammatica che la gente sta vivendo con speranza e voglia di rivedere le cose a colori - ha detto l'ex numero uno nerazzurro - Approfittarsi di questo per portare a casa ognuno il proprio vantaggio è una delle cose peggiori che possano capitare: tanti esempi non di unione di intenti, della quale ore avremmo bisogno. Sinceramente, la Lega Serie A in questo momento sta guardando agli interessi delle varie società ed è normale che lo possa fare, l’unica cosa è che la Lega non è unita neanche al suo interno e questo lascia dei dubbi anche sulla sua finalità. Le squadre di calcio come patrimonio hanno i giocatori e questi vanno difesi, questo è uno dei motivi per cui bisogna fare molta attenzione a ripartire: è una questione di interesse anche a difesa della propria società e questo è uno dei motivi per il quale starei più attento di quanto in questo momento temo siano le squadre di calcio".

    'BRAVA INTER' - Moratti poi commenta l'atteggiamento di calciatori e medici nella situazione: "Ho parlato con medici e sono sinceramente molto prudenti e critici rispetto a questa smania di voler partire. Ecco, in questo senso credo che l'Inter si stia comportando molto bene, avendo lasciato che Piero Volpi raccontasse la brutta avventura vissuta e che facesse capire quanto sia pericoloso. Per quanto riguarda i giocatori, hanno il loro lavoro che amano e per forza sono conseguenza di qualcuno come società, dirigenti e istituzioni. Loro non possono fare altro che seguire questo. Ho sentito solo Romelu Lukaku parlare chiaramente facendo presente quale fosse il pericolo. Poi, se gli assicurano che tutto questo è sicuro, è ovvio che i giocatori non possono fare altrimenti".

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