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Coronavirus, via alla riapertura: dai negozi alle palestre, cosa si può fare da oggi e cosa no

Coronavirus, via alla riapertura: dai negozi alle palestre, cosa si può fare da oggi e cosa no

Ripartire in sicurezza. Da oggi l'Italia che riapre dovrà rispettare delle linee guida per limitare il contagio: due regole sono fondamentali, il metro di distanza minima da tenere, e 37,5 la temperatura oltre la quale sarà vietato uscire di casa o fare ingresso in qualsiasi posto. Rimane in vigore il divieto di assembramento. Per tutte le attività che ripartono «Regioni e Province autonome devono aver preventivamente accertato la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori» e aver «individuato protocolli o linee guida per ridurre i rischi».

MASCHERINE - Mascherine e guanti sono ormai indispensabili. Nel provvedimento è sottolineato che «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e anche i soggetti che interagiscono con loro».

PARRUCCHIERI - La prenotazione è obbligatoria. Parrucchiere, barbieri e centri estetica lavoreranno solo per appuntamento e al momento della prenotazione il cliente deve anche specificare il tipo di trattamento richiesto per poter prevedere quanto tempo sarà necessario. Non si potrà stare all'interno dei negozi in attesa.

RISTORANTI - Sono vietati i buffet, la distanza tra i clienti, anche ai tavoli, deve essere di un metro, che può essere ridotta se ci sono separatori. Si deve privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle persone che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. Nei locali non può entrare un numero di persone più alto dei posti a sedere. Si devono privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni e viene sospeso il pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Il personale deve utilizzare la mascherina. I clienti devono indossarla se non sono seduti al tavolo.

NEGOZI - Nei negozi fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Gli accessi dovranno dunque essere scaglionati. Potranno essere ampliate le fasce orarie di apertura. Uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di acquisto, particolarmente per alimenti e bevande, ma anche per la prova degli abiti. All’esterno si dovrà stare in fila e distanziati.

PALESTRE E PISCINE - Dal 25 maggio riaprono le palestre (a Milano dal 31) e la «distanza interpersonale minima tra chi fa attività fisica non può essere inferiore a due metri». Raccomandato ai clienti «di raggiungere il sito già vestiti adeguatamente per le attività previste» oppure «di utilizzare spazi comuni per cambiarsi, muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti personali». E ai gestori di «tracciare» gli ingressi oppure consentire l’accesso soltanto su appuntamento. Per le piscine gli indumenti devono essere riposti dentro la borsa personale, in acqua va mantenuta la distanza di sette metri tra chi nuota.

PARTITE DI CALCETTO TRA AMICI - Sono vietate. Gli sport di squadra e di contatto sono vietati. Non c'è neanche una data prevista per la ripresa di discipline come il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, la pallanuoto e le arti marziali.

CENTRI COMMERCIALI E MERCATI - Gli accessi saranno scaglionati in modo da evitare assembramenti e negli ascensori si potrà entrare soltanto se si riesce ad assicurare il mantenimento di almeno un metro tra i clienti. Bisognerà differenziare i percorsi di entrata e di uscita. Nei mercati rionali va posizionata la segnaletica nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento. 

SPIAGGE - In spiaggia si dovrà assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni per garantire una superficie di almeno 10 metri quadri attorno. Tra le attrezzature da spiaggia (lettini e sedie a sdraio) deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Le attrezzature vanno disinfettate a ogni cambio di persona. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita a ogni fine giornata. Sì a racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf, purché sia mantenuta la distanza di sicurezza. No a giochi di squadra, come beach volley e beach soccer. Sulle spiagge libere bisognerà garantire le stesse distanze previste negli stabilimenti. 

VIAGGI ALL'ESTERO - Dal 3 giugno saranno aperte alcune frontiere, dunque «non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per: Stati membri dell’Unione europea; Stati parte dell’accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano».

CINEMA E TEATRO - Il 15 giugno riaprono cinema, teatri, luoghi utilizzati per spettacoli e concerti. Ma non torneranno almeno per il momento i concerti da stadio. I numeri massimi previsti per le presenze del pubblico sono di 200 persone al chiuso e 1000 all'aperto con posti alternati e preassegnati e mascherina sempre obbligatoria.

FESTE PRIVATE -  I locali pubblici come discoteche e sale da ballo restano chiusi ma anche in una casa privata resta vietata l'organizzazione di feste e riunioni che prevedano un numero di persone che non è possibile mantenere distanziate.

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