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  • Corvino: 'Ho colpe e meriti, ho voluto io il divorzio dalla Fiorentina con un bagno di sangue economico per me'

    Corvino: 'Ho colpe e meriti, ho voluto io il divorzio dalla Fiorentina con un bagno di sangue economico per me'

    Pantaleo Corvino chiama Il Corriere dello Sport e si sfoga dopo l'addio alla Fiorentina.
     
    INIZIA - "Alla Viola ho dedicato e dato tutto me stesso con passione e tanto impegno. Credimi, Ivan (Zazzaroni, ndr), ho voluto io questo divorzio, mi rendevo conto di non poter restare con gente nuova, con una nuova proprietà. Della trattativa ho saputo solo il sabato di Fiorentina-Genoa. Ho deciso di chiudere, anticipando probabilmente la loro decisione, perché Commisso e i suoi hanno il diritto alla discontinuità e io rappresentavo i Della Valle. Te lo dico subito, per me è stato un bagno di sangue sul piano economico, ma non è questo il punto. La dignità e il senso di responsabilità hanno comunque un prezzo. Scusami, ma sono ancora intontito, metto tante cose insieme, quelle fatte bene e le colpe, perché anche se ho commesso degli errori, non mi sono mai risparmiato. Ho ricevuto critiche giuste e altre assurde, figlie di pregiudizi e antipatie: troppi sapientoni mi hanno utilizzato per ottenere il consenso di una parte della tifoseria. Io li chiamo personaggi in cerca d’autore"

    L'ELENCO - "Ho fatto 60 punti il primo anno, 58 il secondo, in entrambi i casi perdendo l’Europa all’ultimo. A dicembre eravamo a tre punti dalla zona Champions, poi ci siamo guadagnati la semifinale di coppa Italia, il 7-1 alla Roma... Abbiamo pagato due mesi nerissimi, inspiegabili, e l’addio di Pioli ha creato scompensi notevoli anche nello spogliatoio. Per alcuni quello che ho fatto a Firenze è tutta merda, capisci? Trascurano il particolare che ho quasi dimezzato il monte ingaggi portandolo a 37 milioni. Ciò che hanno fatto i colleghi in altre società è parfum deodorant. Il Toro arriva per la prima volta dopo 10 anni oltre i 60 punti con 65 milioni di monte ingaggi è il suo direttore va alla Roma. La Lazio ne fa 59 con 70 di stipendi e Tare viene cercato dal Milan. Ho grande rispetto per il lavoro di Petrachi e Tare, porto solo due esempi recenti per ribadire che i parametri per giudicare il mio operato sono stati molto differenti. Potrei aggiungere i 53 punti della Samp che portano i loro direttori un giorno al Real e l’altro al Barcellona!"

    RECENTE PASSATO - "I Della Valle hanno venduto in pochi giorni perché la società è sana e rappresentava un affare. Loro mi richiamarono perché c’erano un rosso di 38 milioni e un monte ingaggi di 72. E la Viola era la squadra più vecchia d’Europa. Ho lasciato senza un euro di debito, con il monte stipendi sotto i 40 e un organico tra i più giovani d’Europa"

    I NEMICI A FIRENZE - "Facile: gente che non sa mascherare le proprie miserie. Chi voleva fare il direttore e poiché sfigato e incapace stava a casa. I procuratori dei quali non avevo preso gli assistiti. Chi non ho assunto come addetto stampa. Chi non lavorava più nella Fiorentina e chi avrebbe voluto lavorarci. Chi non ha visto riconfermato il suo ragazzino. Gente alla quale ogni giorno danno un microfono in mano. Ti chiedo scusa ma potevo sfogarmi solo con te, ne ho lette e sentite troppe. Sono a 5 gare dalle 600 in A, ho fatto la B tre volte e tre volte l’ho vinta. Per salire in B ho dovuto vincere tutti i campionati partendo dalla terza categoria. Ho sessantanove anni, una passione insaziabile per il calcio e ancora tanto da dare"

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