La battuta di arresto della squadra di Benitez martedì sera in quel di Dortmund è una brutta botta che solo una prestazione super contro l’Arsenal può far dimenticare ai tifosi partenopei.

Il Napoli ha giocato bene solo a tratti, fermandosi al palo con lo spagnolo Callejon nel primo tempo e riuscendo a segnare con il subentrato Insigne nella ripresa.

Troppo poco: la squadra per larghi tratti del match ha subìto la veemenza della banda giallonera e ripetutamente ha rischiato di capitolare prima del ko finale.

Un dato fa riflettere: il Napoli, nelle partite importanti, riesce a essere spavaldo e pimpante quando gioca al San Paolo (come ad esempio nella vittoria nel girone di andata contro i tedeschi), ma perde tutta la sua brillantezza lontano dalle mura amiche.

Roma, Juventus, Arsenal e Borussia: quattro partite importanti dove il Napoli non è riuscito a sfoggiare prestazioni all’altezza della situazione. Vero che prima di queste partite i partenopei erano riusciti a vincere in casa del Milan ma la squadra rossonera non può considerarsi un test attendibile visto le prestazioni fino a qui deludenti in campionato (in Champions invece i rossoneri suonano un'altra musica).

La sensazione è che  la squadra, quando gioca fuori casa, manchi di quella personalità necessaria per prendere in mano la partita come solo le grandi squadre sanno fare. I presupposti per una stagione importante ci sono tutti ma Benitez dovrà riuscire a cambiare la mentalità dei propri giocatori  per poter conquistare quei punti necessari anche lontano dal San Paolo per raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

Mentalità, spavalderia, brillantezza. Queste sono le armi che il Napoli dovrà dimostrare di possedere, lontano da casa, per essere considerato una grande squadra a tutti gli effetti.