Calciomercato.com

  • Caso Ferrero, l'avv. Sandoletti a CM: 'Ecco cosa rischia la Sampdoria'

    Caso Ferrero, l'avv. Sandoletti a CM: 'Ecco cosa rischia la Sampdoria'

    • Lorenzo Montaldo
    Che cosa rischia la Sampdoria, a seguito della vicenda che ha coinvolto il suo presidente Massimo Ferrero? Nelle ultime ore a Genova questa domanda se la sono fatta un po' tutti i tifosi blucerchiati, messi in allarme dal sequestro che la Guardia di Finanza ha eseguito ai danni del numero uno di Corte Lambruschini. Districarsi a livello legislativo è complicato se non si hanno le conoscenze adeguate per comprendere la situazione. Per fare chiarezza, Calciomercato.com ha contattato in esclusiva Manuel Sandoletti, avvocato specializzato in diritto sportivo.

    Avvocato, che cosa può succedere realmente alla Sampdoria?
    “Non avendo ancora  a disposizione i documenti è difficile fare previsioni. Tuttavia, da quello che si sa, la Procura Federale si è già attivata per reperire tutto il materiale dalla Procura della Repubblica di Roma che ha portato avanti l'indagine. Bisogna sottolineare che in questi casi le Procure della giustizia ordinaria indagano in un modo, mentre la Procura Federale non fa altro che ricevere la documentazione necessaria e in un secondo momento, dopo aver studiato gli atti, valuta se possono esserci dei capi di incolpazione da muovere eventualmente al Presidente Ferrero e alla società. A livello statale i reati previsti sono molteplici, mentre la giustizia sportiva prevede incolpazioni diverse. L'indagine è stata avviata ma ci troviamo ancora in una fase embrionale, che servirà a capire se ci sono i margini per procedere”. 

    Quindi la Sampdoria rischia soltanto una sanzione economica?
    “Sì, potrebbe essere che si limitino ad un'ammenda, vedendo anche i precedenti in casi non identici ma in tipologie analoghe di illecito amministrativo. Parliamo però di una situazione già avanzata, la Procura Federale potrebbe anche decidere di non procedere ad un deferimento. Non sono nemmeno sicuro che la Procura della Repubblica adesso dia la possibilità alla Procura Federale di visionare tutti i documenti. Non è escluso che la Procura invii solo una parte del materiale, e il rimanente quando il procedimento penale sarà concluso”.

    Parliamo ovviamente di un orizzonte temporale piuttosto significativo.
    “Le tempistiche è difficile conoscerle, bisogna capire se effettivamente la Procura Federale deciderà di imbastire un'indagine dopo aver ricevuto tutto il materiale o attendere ancora”. 

    Nessuna penalizzazione in classifica o addirittura, come temeva qualcuno, retrocessione?
    “Lo escludo per due motivi. Il primo è che a livello giornalistico l'indagine era già uscita, e già in quel caso la Procura Federale aveva deciso di non fare nulla. Ora è stata costretta a muoversi, ma da quello che ho potuto leggere si parla di un coinvolgimento veramente marginale della Sampdoria: i beni sequestrati ammontano a 2,6 milioni di euro, la Samp è coinvolta per 200mila euro. Mi pare di capire che il coinvolgimento del club blucerchiato sia marginale da queste prime indiscrezioni. Al momento lo scenario che ritengo più plausibile è quello di un deferimento, al massimo di un'ammenda. E non è neppure certo che si arrivi a questa fase”.

    La Sampdoria in sostanza come ricordava la Guardia di Finanza è solamente parte lesa, tolte quelle false fatture incassate?
    “Assolutamente sì, a parte i 200mila euro relativi alle fatture la Sampdoria è parte lesa. Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che i bilanci delle società sono regolarmente esaminati dagli organi competenti, quindi dalla Covisoc, che non ha mai evidenziato qualcosa. Quantomeno a livello amministrativo l'attività della Sampdoria e del presidente Ferrero è sempre apparsa inappuntabile. Non vedo al momento situazioni che possano andare ad inficiare successivamente con penalizzazioni o sanzioni simili. Vale la pena ribadirlo, perchè le società di calcio sono costantemente controllate. Tra l'altro siamo a novembre, l'iscrizione ai campionati è avvenuta qualche mese fa e nulla è stato segnalato dalla Covisoc. Al momento a livello sportivo pare non esserci nulla”.

    In caso si dovesse arrivare ad una condanna però Ferrero dovrebbe decadere dalla presidenza della Sampdoria?
    “Si, ovviamente dovrebbe trattarsi di una sentenza passata in giudicato, quindi non una sentenza di primo grado, ma bisognerebbe attendere tutto l'iter della giustizia ordinaria. Non si parla di tempistiche brevi. Ma prima c'è bisogno di una condanna definitiva, lo specifica proprio l'articolo 22 bis delle N.O.I.F. (Norme Organizzative Interne della FIGC, ndr). Anche una condanna in primo grado non comporterebbe alcuna decadenza dalla carica”.

    Altre Notizie