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  • Cosmi alla Roma?| 'E chi rifiuterebbe?'

    Cosmi alla Roma?| 'E chi rifiuterebbe?'

     

    Secondo lei, esiste sulla terra un allenatore che di fronte a una proposta della Roma, si tirerebbe indietro?” con questa contro-domanda Serse Cosmi ha replicato al quesito – in un’intervista esclusiva a forzaroma.info - sul cosa farebbe se Ranieri fosse esonerato e da Trigoria si ricordassero di lui. Il 52enne allenatore perugino – rimasto appiedato dopo l’ultima stagione sulla panchina del Livorno – non ha mai nascosto di essere un tifoso della squadra giallorossa - anche se ha precisato di essere un tecnico prima che un supporter – logico, quindi, fargli qualche domanda sulla catastrofica situazione della Roma e – visto che la saldezza della panchina del mister di San Saba non è più granitica – chiedergli se un pensierino ce lo farebbe o meno a passeggiare sulla linea laterale dello Stadio Olimpico.

     

    Da addetto ai lavori e tifoso, qual è il suo giudizio sulla sconfitta di ieri della Roma?

    Prima di tutto vorrei precisare che io sono un allenatore di calcio e che vorrei essere considerato come tale; per carità sono un tifoso della Roma, ma parlo e penso da tecnico. Detto ciò, credo che la partita di ieri sia l’emblema del momento no della squadra. Le parole di Ranieri nel post partita sono eloquenti e giuste; la partita ha dimostrato che la squadra non riesce a esprimere quello che vorrebbe e i giocatori giocano senza entusiasmo. Se pensiamo, poi, alla sfortuna, una forma fisica scadente e i molti infortuni, non è complicato capire il perché della situazione in cui è la squadra giallorossa.

     

    Dalle parole di Ranieri sembra trasparire anche il fatto che i giocatori non lo seguano più, lei cosa ne pensa?

    Non sono che si possono saper dall’esterno, solo chi è dentro può capire se ci sono problemi tra tecnico e squadra. Non penso, comunque, che sia così.

     

    La società avrebbe voluto mandare la squadra in ritiro, poi ha desistito. Lei è favorevole o contrario a quel tipo di soluzione?

    Guardi, dopo 4 anni con Gaucci a Perugia, credo che potrei scrivere un’enciclopedia sull’efficacia o meno del ritiro. Pensi che un anno abbiamo passato 120 giorni in albergo. Comunque, se il ritiro è vissuto come un momento per unirsi e fare gruppo, può essere utile. Mentre se i giocatori lo vivono come una punizione, è solo una perdita di tempo. Poi una cosa è imporre il ritiro ai giocatori delle piccole, altra è andarlo a fare con quelli delle Big.

     

    Come si esce da una situazione del genere?

    Le chiacchiere stanno a zero; l’unico modo è fare dei risultati positivi. Solo le vittorie guariscono le squadre.

     

    Ranieri è sul banco degli imputati e qualcuno vocifera di un suo possibile esonero se dovesse andare male a Parma. Lei, in caso, sarebbe pronto se la chiamassero da Trigoria?

    Le rispondo – come battuta - con una domanda: “Quale allenatore – soprattutto senza squadra - nel mondo direbbe di no alla possibilità di guidare la Roma?” Ranieri, comunque, è un bravissimo allenatore e ha le capacità per risollevare la squadra. Non credo che si arriverà al suo esonero, anche perché confido nelle capacità della Roma e ritengo che possa ancora ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa stagione.

     

    Anche per lo scudetto?

    Perché no. In fin dei conti Inter e Milan sono solo a sei punti.

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