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    Courtois, fenomeno tra i pali e sotto le lenzuola. La saga di Obodo: dal rapimento in Nigeria alla 'pubalgia di Udine'

    Courtois, fenomeno tra i pali e sotto le lenzuola. La saga di Obodo: dal rapimento in Nigeria alla 'pubalgia di Udine'

    CAMPIO-NATI L'11 MAGGIO

    Auguri di buon compleanno a 

    ANDRES  INIESTA, 1984, capitano del Barcellona,. soprannominato "l'illusionista" per la sua capacità di nascondere la palla. Appartiene al club degli amici dello Special One (“Mourinho  ha danneggiato il calcio spagnolo, non sentirò la sua mancanza. Non mi piace parlare di questo personaggio”) ed è un fan del Pinturicchio  “Sono ammirato dal fatto che Del Piero continui a segnare, è un fuoriclasse eterno. Ma qualcuno un po' più giovane non ce l'avete?”

    THIBAUT COURTOIS, 1992, portiere belga del Chelsea, ex Genk e Atletico Madrid. Tuttaltro che corto, essendo alto 1,99. E' però, modesto: "Sono tra i migliori al mondo nel mio ruolo, probabilmente il migliore. Sarà mica un reato? Eppure la gelosia è dilagante e vengo dipinto come in realtà non sono". Fino a 16 anni giocava terzino nelle giovanili del Gent. Un giorno però mancavano tutti i portieri e "l'allenatore mi chiese di andare in porta per via della mia statura. Un episodio che ha cambiato tutto, anche se da terzino mi divertivo un sacco. Correvo e dribblavo avversari. Dicevano che sembravo Giacinto Facchetti. Quando ho capito chi fosse sono diventato rosso...".  E' stato al centro di una disputa legale tra Chelsea, Atletico Madrid e Uefa, circa il suo utlizzo in eventuali matches di CL tra i due club. Infatti il Chelsea, che ne era proprietario del cartellino, dopo aver perso per 4-1 contro  i colchoneros la Supercoppa 2012, pretendeva che gli spagnoli, ai quali Courtois era stato prestato, pagassero 3 milioni di euro per schierarlo in campo contro i Blues. L'UEFA però stabilì che tale clausola era illegale. Per l'appunto le due quadre capitarono nella stessa semifinale della Champions 2014 e, secondo quanto riportò la stampa spagnola, Mourinho, ignorando la sentenza dell'Uefa, minacciò, se il portiere avesse giocato, di farlo tornare a Londra per tenerlo due anni in tribuna a veder giocare Cech. Andò a finire che Courtois scese in campo e l'Atletico andò in finale.

    E' stato anche al centro di un boccaccesco triangolo col compagno di nazionale  Kevin de Bruyne, centrocampista del Wolfsburg, e la di lui fidanzata  Caroline Lijnen, che, scoprendosi tradita, decise di rendere pan per focaccia: "Kevin mi ha tradito e lo ha fatto con la mia ex migliore amica. Per mesi non ho detto nulla, per evitare scandali e possibili azioni legali come minacciato dai suoi genitori. Poi Kevin ha scritto della mia relazione con Courtois e ho deciso di parlare. Successe tutto durante un viaggio a Madrid e Thibault mi ha fatto sentire come Kevin non aveva fatto nei tre anni della nostra relazione, così ho pensato: "Perché non dovrei fargli quello che lui ha fatto a me?". Si narra anche di una scazzottata tra i due calciatori negli spogliatoi della nazionale. Fidanzatosi poi con una brava ragazza spagnola, studentessa lavoratrice, la venticinquenne Marta Dominguez il porierone prima del mondiale 2014, la cornificò con la ventenne Emily Vanhoutte, aspirante Miss Belgio. E' stata la stessa Emily a raccontarlo, un anno dopo, ai media belgi, specificando però di avere già un nuovo fidanzato e di non essere a conoscenza del fatto che Courtois non era libero: “Non farei mai nulla per iniziare una relazione con un uomo che tradisce la sua ragazza. Non ero a conoscenza del fatto che Courtois fosse fidanzato e che avesse questa doppia vita".

    CHRISTIAN OBODO, 1984, centrocampista nigeriano del CONCORDIA CHIAJNA, Romania, ex  Perugia, Fiorentina, Udinese, Torino, Lecce, Dinamo Minsk, Olhanense (Portogallo), Skoda Xanthi (Grecia). Nel giugno 2009, quando era al Lecce, fu rapito in Nigeria mentre andava in chiesa. I rapitori chiesero un riscatto di 150 mila euro. Il giorno successivo la fidanzata ne annunciò la liberazione "E' libero, sta bene, è accanto a me nell'auto, abbiamo pagato un riscatto". Nel luglio 2013 la Dinamo Minsk lo dette per scomparso. Le cronache riportano che fu rintracciato a Udine,  mentre si trovava in macchina in compagnia di un amico e due squillo rumene. L'auto su cui Obodo viaggiava era ferma sul ciglio della strada e il gruppetto si stava intrattenendo con un terzo nigeriano, in piedi sul marciapiede. Il conducente dell'auto non era in possesso né dei documenti né della patente e gli agenti gli hanno trovato 12 grammi di marijuana già divisi in dosi per lo spaccio (a casa ne aveva altri 40). Il calciatore risultò estraneo alla vicenda ma il controllo della polizia consentì al suo club di avere finalmente notizie sul suo conto. In una intervista alla Gazzetta Obodo sostenne invece che non si era trattato affatto di una fuga, ma che era partito col suo procuratore per curarsi la pubalgia “Ho la pubalgia. Loro però non fanno altro che darmi pastiglie. Ma con quelle la pubalgia non la curi, a me non passava. Così dico al club: "Fatemi andare a curare in Italia". E loro: "No, non hai niente". Così chiamo il mio agente, lui viene a Minsk e ne parliamo tutti insieme. Ci vediamo in sede, loro ci fanno: "Se va in Italia a curarsi gli blocchiamo lo stipendio". Per me è ok, mi sta bene, il mio obiettivo è tornare in campo quanto prima. Abbiamo appuntamento il giorno dopo per mettere la cosa nero su bianco. Il mio agente torna in sede, io vado al centro sportivo. E mi mandano il fisioterapista in camera, che mi dice di fare lavoro differenziato: giri di campo. Il mio agente arriva, ricominciamo a parlare, loro vogliono farmi fare un'altra ecografia. "Ne avevo già fatte quattro! Ma mi rendo disponibile ad andare a fare una visita in Italia, anche accompagnato dal dottore del club. A me non sta bene stare lì a guardare gli altri che si allenano, voglio giocare, darci dentro, ma se ho dolore ho dolore. Il mio agente sarebbe ripartito il giorno dopo e averlo con me era un punto di riferimento. Così decido di partire con lui. Vado a Udine, faccio tutti gli esami del caso e spedisco a Minsk una nuova ecografia con tutti i documenti medici. Sapevano benissimo dov'ero. Anzi, già una volta mi avevano impedito di partire. C'era la sosta delle nazionali, quattro giorni liberi, chiesi di poter tornare in Italia per farmi vedere da un medico di fiducia e comprai i biglietti. Il giorno dopo andai in aeroporto, feci anche il check-in, e mentre stavo per imbarcarmi arriva un poliziotto con un telefono in mano che mi cerca. All'altro capo c'era un dirigente della squadra, che mi aspettava fuori. Poi domenica scorsa volevo andare a vedere la finale della Confederations in un bar, così chiamo due amiche per guardarla insieme. Non erano affatto prostitute. A Udine conosco tante persone del mio paese, non ho la macchina lì e chiedo un passaggio. Ci ferma la polizia e ci chiede i documenti, una cosa normale quando si vedono stranieri. Per me non è un problema, li dò. Poi gli agenti chiedono di controllare la macchina e trovano la marjiuana in un portaocchiali. Lì mi sono incazzato con quello che mi aveva dato un passaggio, come puoi portare quella roba con te quando ci sono io? Poi lui stesso dice che io e le ragazze non c'entriamo nulla. I poliziotti lo portano in caserma, io chiamo un taxi e torno a casa. E alla fine mi sono pure perso la partita, ho guardato gli highlights il giorno dopo. In vita mia non ho mai fumato nemmeno una sigaretta, figuriamoci della marjiuana. La Dinamo Minsk appena ha saputo del fatto mi ha subito chiesto di fare un test per vedere se fumo, ho accettato ben volentieri, non ho nulla da temere. Mi hanno prelevato capelli e sangue, a breve ci saranno i risultati". 

    MIGUEL VELOSO, 1986, centrocampita portoghese della Dinamo Kiev, ex Sporting Lisbona e Genoa (2010-12). "Il mio contratto con la Dinamo scade a giugno ma ho già informato i dirigenti che voglio tornare nell'Europa dei grandi.Proposte concrete? Sono concentrato sul campo, per dare il meglio di me nelle ultime due partite. Dopodiché prenderò la decisione migliore". Si dice interessi anche a Fiorentina e Milan. E' genero del presidente del Genoa Enrico Preziosi, avendone sposato la figlia Paola, che il tabloid inglese The Sun annoverava, lo scorso febbraio,  tra le attrazioni di Kiev suggerite ai tifosi del Manchester City nella trasferta di Champions in Ucraina. 

    Auguri di buon compleanno anche a 

    FEDERICO CECCHERINI, 1992, difensore del Livorno
    ROBERTO INSIGNE, 1994, ala destra dell'Avellino, in prestito dal Napoli. Fratello minore di Lorenzo
    GIANMARCO GEREVINI, 1993, centrocampista dell'Atletico Club De Portugal, in prestito dal Bologna

    GIANLUIGI BIANCO, 1989, terzino sinistro della Cremonese, in prestito dal Benevento
    ALBERTO MARCHIORI, 1993, Difensore della Pro Patria
    MATTIA MONTICONE, 1994, difensore del Lumezzane
    ALBERTO TORELLI, 1995, difensore del Siena, in prestito dal Carpi
    DARIO GIACOMARRO, 1995, centrocampista del  Melfi, in prestito dal Palermo
    LUCA PRINA, 1965, allenatore  del Mantova

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