Cragno pronto al salto, chi lo segue: da Roma e Napoli alla verità sull'Inter

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Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Milan), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Torino). Scorrendo l'elenco dei portieri convocati dal ct Roberto Mancini per le sfide della sua Italia contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania di fine marzo, si trovano solo nomi che possono diventare protagonisti del prossimo mercato. Senza dimenticare Gollini e Silvestri, altri due numeri 1 che potrebbero cambiare maglia in estate. Carriere e momenti diversi, ma tutti in lizza per un posto a Euro 2020 con gli Azzurri. Tra chi ha fatto meglio nelle ultime stagioni, arrivando a consacrarsi come uno dei top in Serie A nel suo ruolo, c'è sicuramente Cragno, che a quasi 27 anni è pronto per compiere un altro passo avanti.TUTTI LO VOGLIONO - Prestazioni in costante crescita, che hanno attirato le attenzioni di diversi club. In primis di Roma e Napoli, due grandi del nostro campionato che stanno valutando seriamente l'idea di affidarsi a un nuovo portiere, così come la Fiorentina, in caso arrivassero offerte importanti per Dragowski. A seguire il classe '94, da diversi anni, anche l'Inter, che però per il prossimo anno sembra decisa a proseguire con Handanovic (nonostante gli errori delle ultime partite). A prescindere dalle eventuali nuove opportunità che si potrebbero aprire da giugno (diverse le questioni da risolvere nel ruolo, come il futuro di Donnarumma), su Cragno c'è poi qualche interesse importante anche dall'estero, come quello del Marsiglia.
PALLA AL CAGLIARI - La palla, ora, passa al Cagliari. Inutile dire che, in caso di retrocessione in Serie B, il futuro di Cragno sarebbe sicuramente lontano dalla Sardegna. Ma anche in caso di salvezza, il presidente Giulini potrebbe accettare di sedersi a un tavolo e valutare la cessione di uno dei suoi gioielli. Che, dopo tanti anni di ottimo rendimento, può ambire a un meritato salto di qualità. Difficile stabilire oggi il prezzo giusto per convincere i rossoblù a privarsi di Alessio, ma serviranno almeno 15/20 milioni di euro. Anche se, in un mondo del calcio in crisi, come dimostrato anche dalla vicenda Superlega, le idee e la volontà di puntare sul giocatore saranno più importanti dei soldi investiti.
Per quanto paradossale possa sembrare, nell'imminenza di uno scudetto agognato da anni, con Conte è una causa persa in partenza ed il suo curriculum parla per lui. Si è lasciato male ovunque abbia allenato: Bari, Atalanta, Siena, Juve, Chelsea. Porte sbattute, esoneri indotti, dissioni in itinere, cause legali. E poi l'hai ammesso tu stesso: Conte non è capace di stare nei ranghi e prima e poi rompe gli ormeggi. Lo ringrazieremo per il contributo tricolore e poi ognuno per la propria strada. Prendiamoci Allegri (ottimo gestore di uomini e con un mercato che sarà al ribasso...) finché è ancora libero e prima magari che si riaccasi alla Juve nell'eventualità che Pirlo fallisca la qualificazione alla CL. Meglio da noi che con loro: un modo semplice di depotenziare in partenza la storica rivale. Il mercato allenatori poi non offrirebbe molto altro: Sarri pare si stia accasando alla Roma e poi ha una filosofia di gioco diametralmente opposta all'unica impartita da Conte. Vuoi mettere la versatilità di Allegri? L'unico dubbio che avrei in partenza su si lui, visti i trascorsi avversi all'Inter di tanti suoi corregionali, sarebbe, appunto, la sua "toscanità": Lippi, Mazzarri, Spalletti...
Magari Max potrebbe rivelarsi la classica eccezione alla regola...
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