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  • Crespo a CM: 'No di Klaassen? Napoli, prendi i sudamericani'

    Crespo a CM: 'No di Klaassen? Napoli, prendi i sudamericani'

    • Giovanni Scotto

    Quanti bomber con la maglia dell’Argentina addosso. Attaccanti straordinari: su tutti il Re, il Pibe. Diego Armando Maradona. Ma dietro di lui la lista di fenomeni è lunga: Batistuta, Crespo, Messi, Balbo. Solo per citarne alcuni. E ovviamente c’è Gonzalo Higuaìn, il campione del Napoli. Hernan Crespo è il terzo marcatore di sempre (dietro Batistuta e Messi) della nazionale argentina. È stato ospite al Football Leader di Amalfi come ospite speciale, e con Calciomercato.com ha parlato di Higuain e di una Napoli che ha conosciuto da avversario, eppure le sue sensazioni non sono di un estraneo. “Quando vengo da queste parti ricevo solo affetto. Al massimo qualche tifoso mi ricorda che ho segnato qualche gol al Napoli, ma mi vogliono tutti bene”.

    Come mai secondo te?

    “Non lo so! Qualcuno mi ha detto “perché sei argentino”. E forse ha ragione. C’è un legame speciale tra noi e questa città, questi tifosi. Maradona è l’esempio perfetto”.

    Ma tu al Napoli mai stato vicino?
    “Onestamente no, voglio essere sincero. Quando io ero in ascesa la società aveva problemi economici, non c’erano i presupposti. Quando io ero nella fase finale della carriera il Napoli cresceva e guardava a giocatori di prospettiva. Non nascondo che mi avrebbe fatto piacere, sia quando ero al “top” che negli ultimi anni di carriera”.

    Però il San Paolo lo conosci

    “Certo, è sempre un’emozione speciale entrarci. Mi è sempre piaciuto, anche perché ogni argentino, ma anche ogni calciatore, quando entra al San Paolo pensa a Maradona. È un’emozione”.

    E il tuo amico Higuain?
    “Che dire, ha esagerato quest’anno. Fortissimo. Sono molto contento, gli ho fatto i complimenti”.

    A Napoli è adorato, in Argentina sembra ci sia ancora un po’ di diffidenza. Sei d’accordo?
    “Ma credo perché lì la concorrenza è tanta, Gonzalo deve essere all’altezza o anche meglio di Messi, Aguero e tanti altri campioni. Non è facile per nessuno». Qualcuno dice che segna poco di testa. Che ne pensi tu che invece eri un ariete? «Un attaccante bravo segna in tutti i modi. Io vedo pochi cross arrivare dalle fasce, per questo segna poco di testa. Anche io segnavo più coi piedi quando si giocava palla a terra. Gonzalo è bravo perché si adatta al gioco di Sarri bene e fa ugualmente tanti gol”.

    E quando invece è nervoso, cosa vorresti dirgli?

    “Ma non mi sembra un grande problema. Io guardo ai risultati. Il Napoli vince, Higuain segna. Ci sta che si arrabbia un po’, è normale. Sarebbe un male se oltre al nervosismo giocasse male. La squalifica può capitare a tutti, Higuain non ci pensa più”.

    Cosa manca al Pipita per diventare grande come te e Batistuta?
    “Deve vincere. Perché conta questo. Può farlo nel Napoli, io vedo una crescita continua. Se Higuaìn gioca sempre così il Napoli vincerà tante cose”.

    E se dovesse andar via?
    “Non so cosa può attrarre Gonzalo lontano da Napoli. Io lo vedo felice, carico. Però non so se in futuro ha in mente qualcosa di diverso. Personalmente non credo”.

    C’è Klaassen che sembra perplesso sul venire a Napoli, tu che non ci sei mai stato che ne pensi

    “Il Napoli deve prendere ragazzi sudamericani, magari argentini. Io vengo trattato benissimo qui anche se non ho mai giocato nel Napoli. Agli argentini piace il sud, piace Napoli. Un ragazzo del nord Europa magari è perplesso perché non conosce il mondo mediterraneo. Io però prenderei solo giocatori convinti al 100%, senza esitazioni”.

    E Crespo quando tornerà ad allenare?
    “È il mio sogno fare l'allenatore, voglio riprovarci. Spero di avere una possibilità”.


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