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  • Crisi Ucraina, quanti affari da Serie A

    Crisi Ucraina, quanti affari da Serie A

    Non accenna a sedarsi la crisi, soprattutto, politica che sta accompagnando la già dilaniata Ucraina. Il fronte aperto con la Russia, la forte instabilità interna e la bollente situazione legata alla penisola della Crimea hanno avuto, ovviamente, anche forti ripercussioni sullo sport e sul calcio in particolare. Il campionato ucraino è ripreso lo scorso 15 marzo, dopo i rinvii durante le manifestazioni di piazza a Kiev. Una ripresa caratterizzata da squadre speciali negli stadi, da ultras volontari negli stadi per poter garantire l'ordine pubblico, in accordo con la polizia in assetto antisommossa.

    RIVOLUZIONE - I due club legati alla penisola della Crimea (il Sevastopol e il Tavriya Simferopol) stanno pensando ad una separazione, con la proposta di iscrizione al campionato russo che è già al vaglio degli avvocati delle due formazioni. Il clima di tensione che si respira negli impianti che hanno ospitato gli Europei non più tardi di un anno e mezzo fa, provoca preoccupazione e tensione soprattutto in quegli atleti che hanno abbracciato il campionato ucraino in virtù dei ricchi ingaggi percepiti. Il trequartista brasiliano dello Shakthar Donetsk Bernard, agli inizi di marzo aveva dichiarato dal ritiro della Selecao in Sud Africa di essere pronto a scappare dall’Ucraina e la situazione va, ovviamente, allargata a gran parte degli altri atleti stranieri.

    CHANCE MERCATO - Proprio in virtù della volontà di questi giocatori di lasciare il paese, i più importanti club europei sono già alla finestra per poter provare ad affondare il colpo in vista del prossimo mercato estivo. Trattative inimmaginabili, in virtù dei ricchi contratti percepiti, fino a poco prima dello scoppio di questa crisi politica. Oltre al già citato Bernard (trequartista classe ’92 dotato di doppio passaporto brasiliano e spagnolo), la bottega dello Shakthar potrebbe riservare la partenza del talentuoso esterno 23enne Douglas Costa, anche lui dotato di doppio passaporto comunitario, e dell’attaccante italo argentino classe ’91 Facundo Ferreyra, prelevato la scorsa estate dal Velez Sarsfield. La Dinamo Kiev del neo-allenatore Sergiy Rebrov distante 7 punti dalla qualificazione ai preliminari della prossima Champions League potrebbe vedere una vera e propria diaspora: dal 23enne difensore austriaco Aleksandar Dragovic (arrivato ad un passo dall’Inter la scorsa estate) ai trequartisti Jermain Lens (26 anni olandese acquistato in estate dal PSV Eindhoven) e Younès Belhanda (24enne franco-marocchino ex-Montpellier anche lui corteggiato da Inter e Milan prima di approdare in Ucraina), fino al centrocampista portoghese Miguel Veloso, arrivato in Italia al Genoa e approdato alla Dinamo Kiev già da due stagioni. Disastrosa, infine, la situazione del Metalist Charkiv, con il proprietario costretto alla fuga dalla rivoluzione e con i conti in rosso e l'impossibilità di pagare gli stipendi ai propri calciatori tra cui milita anche l'ex Catania Alejandro Gomez. I top team italiani monitorano da vicino l’evolversi del campionato, ma in estate potrebbe non essere solo il 'Papu' a sognare un ritorno in Italia.

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