Crociata a CM: 'Morosini da Inter, Brocchi è super. Su Milan e Lampard...'
E' arrivato da poco al Brescia da un tecnico che conosce bene come Brocchi: un primo bilancio della sua esperienza.
Il fatto di conoscere il mister mi ha facilitato molto, so come lavora e cosa chiede al suo gruppo. Naturalmente ci sono state delle difficoltà, il campionato Primavera è completamente un'altra cosa a livello di ritmi e allenamenti, sto lavorando molto sul fisico. Qui al Brescia c'è un gruppo fantastico, mi hanno accolto tutti benissimo.
Perchè secondo lei è così bravo con i giovani?
Perchè capisce le esigenze dei giocatori, parla molto con noi. Ha smesso di giocare da poco, capisce quali sono le esigenze e i punti da toccare. Ha grandi dote umane e tecniche, è molto preparato. Secondo me farà una grande carriera anche da allenatore.
Possiamo considerarla un suo pupillo?
Non mi piace la parola pupillo, tra noi c'è grande stima e rispetto. Mi ha voluto lui qui.
Su qualcosa la rimprovera, se non sbaglio.
Si, diciamo che mi chiede di avere maggiore cattiveria agonisitica. Non ho un fisico da granatiere quindi devo sopperire con maggiore grinta.
Negli ultimi mesi al Milan si è espresso spesso in un ruolo nuovo per lei, ovvero da trequartista. E' il suo ruolo ideale?
Nel settore giovanile rossonero ho giocato in diversi ruoli, è normale quando sei così giovane. Dal gennaio scorso sto giocando spesso da trequartista, anche qui al Brescia il mister mi fa giocare in quel ruolo. Sicuramente è il ruolo che mi piace di più, dove posso esprimermi al meglio.
Il suo idolo è Lampard, perchè?
Sin da bambino l'ho sempre ammirato molto, quando giocava il Chelsea io ero li davanti il televisore. Mi piace il suo tocco di palla, lo vedevi subito che stava per nascere qualcosa di importante. Poi come calcia in porta, uno spettacolo.
Ha lasciato la famiglia da giovanissimo per inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista...
Si, a 14 anni ho iniziato questo percorso. Non è facile lasciare tutto da giovanissimo: famiglia, amici e anche la fidanzata che avevo in quel periodo. Con il passare degli anni ti ci abitui e questo ti aiuta a crescere ma all'inizio ho sofferto molto.
Ma Locatelli è veramente così forte?
Fortissimo. Ha visione di gioco e fa tutto con estrema tranquillità in campo. Adesso è cresciuto tantissimo anche sul piano della cattiveria agonistica. Ha un grande futuro davanti a sè, merita tutto quello che sta ottenendo. Con Manuel sono molto legato così come tanti miei ex compagni: Vido, De Santis, Felicioli e altri.
Il nuovo Milan dei giovani stimola anche chi, come lei, sa di essere monitorato per il futuro?
Vedere un Milan così giovane è una bellissima cosa. E' chiaro che ci sono i fenomeni come Donnarumma ma anche Davide Calabria è fortissimo. Li guardi in tv e ci credi un pò di più: con l'impegno e la personalità ce la possiamo fare anche noi. Un Milan che guarda più ai suoi ragazzi del settore giovanile è un segnale importante. Il mio obiettivo è quello di arrivare a giocare in serie A, il Milan mi segue e se un giorno mi riterranno pronto, ne sarei veramente orgoglioso.
La può aiutare anche il Brescia, negli ultimi anni diversi giocatori si sono formati li per poi andare a giocare in serie A. Qual è il segreto in quell'ambiente?
C'è la volontà di valorizzare i giovani, basta vedere la nostra rosa. Abbiamo un bel gruppo e tanto entusiasmo. Per il momento pensiamo solo a salvarci e a divertirci, siamo in una buona posizione di classifica. Domani arriva il Bari, dobbiamo fare una grande partita.
Con il suo compagno Morosini ha mai parlato dell'interesse dell'Inter?
Lui è fortissimo, secondo me è un giocatore pronto per andare a giocare in serie A, magari proprio li. Non parliamo di quello che sarà, pensiamo solo a fare bene quest'anno.
E nel tempo libero cosa le piace fare?
Le solite cose che fanno i giovani: uscire con gli amici e giocare alla play station.
Prende il Milan?
A volte, più spesso il Bayern Monaco: mi piace vincere facile.