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  • Crotone, Cosmi: 'Ho sentito telecronache imbarazzanti sulla mia squadra, il coraggio...'

    Crotone, Cosmi: 'Ho sentito telecronache imbarazzanti sulla mia squadra, il coraggio...'

    Serse Cosmi, allenatore del Crotone, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Parma: "Non possiamo fare una partita in riferimento a quello che c'è stato all'andata, è troppo distante e sono cambiate mille cose. La motivazione è quella di andare in campo in maniera ordinata e in parte anche spregiudicata, ovvero con uno spirito spregiudicato con scelte individuali e collettive importanti". 

    LA SALVEZZA - "Noi l'unica squadra che vediamo vicino è il Parma, riuscire a recuperare una posizione avrebbe un significato importante. Essere ultimi o penultimi per la retrocessione non cambierebbe nulla, ma per me e per la società sì. L'idea che mi sono fatto di questa squadra la racconterò con più precisione a fine campionato, in maniera abbastanza unanime si fa riferimento a una fragilità emotiva, psicologica. Questo credo sia il filo conduttore di questa squadra. Anche quando ha espresso qualcosa di concreto, questa squadra non s'è mai mostrata forte caratterialmente. Nessuno può discutere questo aspetto perché è così, i giocatori sanno che questo è stato il motivo principale di questa classifica. Una fragilità emotiva più che tattica...". 

    LO SPIRITO - "Non voglio trovare giustificazioni, credo che in maniera molto realistica c'è un aspetto sportivo e bisogna attenersi a quello. La stagione di questa squadra è evidente, ma io credo di dover fare un distinguo: vedo le telecronache della nostra partita e sento commenti imbarazzanti sulle situazioni psicologiche. La Serie A non è una categoria che ti permette di giocare spensierato, puoi giocare spensierato se hai una rosa forte e a fine campionato puoi avere una tensione minore ma non è il nostro caso. Vorrei far notare una cosa: quando vivi queste settimane e questi fine-partita e queste vigilie è facile parlare, ma poi ho sentito commenti durante l'ultima nostra partita imbarazzanti. Si diceva che questa squadra non ha coraggio per attaccare, io dico che non è assolutamente vero. Bisogna avere lucidità nell'analizzare la situazione. Questa squadra non è in grado di fare un assedio finale e spero che la gente in grado di intendere o volere lo capisca, tanto è vero che abbiamo perso tutte le gare per un gol... E' difficile giocare con questo stato d'animo: non cerchiamo giustificazioni, ma ci vorrebbe la comprensione di chi conosce il calcio per capire che gli ultimi dieci minuti delle ultime tre partite non abbiamo avuto episodi favorevoli come capita ad altre squadre. Forse non ce li meritiamo, è probabile, ma se penso allo Spezia che nell'ultima gara ha pareggiato contro l'Inter o noi contro l'Udinese... beh, quelli sono episodi che avrebbero potuto cambiare alcune partite. Non sarebbe cambiata la lotta salvezza, però avrebbero fatto parlare o scrivere qualcun altro in modo diverso. Vorrei che ci fosse comprensione, siamo vittime di tanti errori ma li paghiamo maledettamente a caro prezzo: ci è mancato anche un pizzico di fortuna. Alla squadra non manca coraggio...". 

    LA FRAGILITA' - "No, la fragilità mentale non la alleni. Solo il risultato può allenarla, sale in cattedra e ti dice di essere meno fragile o non esserlo per nulla. Quando i risultati mancano, questa fragilità diventa ancora più grande. Non è allenabile, il risultato sicuramente te la migliora ma una squadra che è fragile lo è a prescindere".

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