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  • Crotonemania: di Ghezzal in Ghezzal

    Crotonemania: di Ghezzal in Ghezzal

    • Michele Santoro
    DA NALINI A NALINI. Segnali positivi e note liete arrivano dalla prima uscita stagionale del Crotone. Il 12-0 con cui sono stati liquidati i dilettanti di una rappresentativa calabrese, martedì scorso, testimonia che, dopo appena una settimana di allenamenti, le gambe non sono poi così appesantite e che la testa è già fissa sulla nuova avventura. Sarà stato per il lungo digiuno osservato lo scorso anno, sarà stata la scarsa preparazione dell’avversario, ma gli attaccanti l’hanno fatta da padrone: le quattro marcature di Budimir e le tre di Simy hanno suonato tanto di riscatto. Le reti di Sampirisi, Dussenne, Kotnik e Acosty sono servite solo a rimpinguare il punteggio. Il primo gol stagionale dei rossoblù è stato realizzato, manco a dirlo, dall’ultimo goleador dello scorso campionato, Andrea Nalini, autore del definitivo 3-1 sulla Lazio che sancì la permanenza in A degli squali. L’ideale chiusura di un cerchio che speriamo porti bene.

    DA GHEZZAL A GHEZZAL. I patti tra società e allenatore sono chiari, Nicola vuole qualcosa di più della semplice salvezza, altrimenti sarebbe andato via già da un pezzo. Come metterlo nella condizione adatta? Provando a fare un mercato di qualità. Da questo punto di vista, bene i nuovi innesti, che però non possono bastare. Il salto si fa solo con determinati giocatori, quelli che ti cambiano la partita anche solo con una giocata. Di questi, al momento, a Crotone non ce ne sono ma in circolazione sì, e per di più svincolati. Uno di questi arriva direttamente dalla principale banlieue di Lione, Décines-Charpieu, e di nome fa Rachid Ghezzal, attaccante esterno rimasto senza contratto dopo una vita passata all’Olympique Lyonnais. I tifosi crotonesi sorrideranno con gusto al suono di questo cognome che, almeno in Calabria, rimembra ottimi ricordi. Se dici Ghezzal dici Abdelkader, 39 presenze e 20 gol con la casacca pitagorica nella stagione 2007/2008, che con Rachid c’entra tanto, anzi tantissimo, essendo suo fratello maggiore e suo procuratore. I due sono stati avvistati nei giorni passati sia a Casa Milan che a Trigoria, ma sia i rossoneri che i giallorossi hanno deciso di percorrere altre piste. Ursino e Vrenna potrebbero sfruttare il canale preferenziale con il più grande dei Ghezzal al fine di assicurarsi le prestazioni del più piccolo. Di mezzo, ovviamente, il nodo ingaggio e le aspirazioni dell’atleta. Il Crotone potrebbe fungere da anticamera per esperienze più prestigiose, fornendo al ragazzo i primi assaggi di tornei assai più probanti della Ligue 1 francese. Fantacalcio? Suggestione? Fate voi, gli ingredienti per imbastire una trattativa parrebbero esserci tutti.

    DA (IR)REALIZZABILE A REALIZZABILE. “Aspetto che venga completata la rosa, perché siamo davvero pochi. Ci servono rinforzi in tutti i reparti”, così Nicola a chiosa dell’amichevole di Moccone. L’arrivo del centrale di difesa Leandro Cabrera, infatti, non completa il pacchetto arretrato che necessita ancora di un terzino sinistro e di un altro stopper. Le ultime ipotesi portano i nomi di Mariano Izco, eclettico centrocampista del Chievo che già in passato, anche al Catania, ha rivestito il ruolo di laterale basso, e quello dell’albanese Arlind Ajeti, fuori dalle trame difensive di Mihajlovic al Torino. Il preferito continua a rimanere Federico Barba, ma la concorrenza della Spal è serratissima; gli estensi, intanto, stanno per ufficializzare Alberto Grassi dal Napoli e anche per questo motivo Ursino vorrebbe velocizzare le operazioni per Chochev e Crisetig. Per l’attacco l’obiettivo rimane uno, e uno soltanto: Marcello Trotta. Le sirene ceche dello Slavia Praga non hanno sortito effetti sulla punta campana, che vuol rimanere in Italia; la formula sarebbe la stessa dello scorso anno, un prestito secco dal Sassuolo. Le parti sono molto vicine, tra oggi o domani la firma. 
     

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