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  • Crotonemania: 'Elogio della follia'

    Crotonemania: 'Elogio della follia'

    • Michele Santoro
    La pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche, religioni, assemblee consultive e legislative: l’intera vita umana è solo un gioco, il semplice gioco della Follia”, così Erasmo da Rotterdam nel suo lascito letterario forse più rappresentativo: “Stultitiæ Laus”, Elogio della Follia. La pazzia umana è intesa come motore propulsivo per la realizzazione delle più grandi imprese che, di contro, sarebbero destinate a fallire con l’impiego esclusivo della ragione. Il senno scoraggerebbe ciò che non ritiene di possibile attuazione; l’irragionevolezza, al contrario, è in grado di deviare l’ordinario corso degli eventi. Pensare di salvarsi con un ritardo di 8 punti dalla squadra che ti precede, a un mese e mezzo dalla fine del campionato, era una cosa da pazzi, ora un po’ di meno. Il distacco che separa il Crotone da Empoli e Genoa non è mai stato così labile e, a due giornate dal termine, nessuno scenario può essere ipotizzabile.

    La lucida follia ha permesso ai ragazzi di Nicola di guadagnare diciassette punti in sette gare: un ruolino che neanche la “vecchia signora” ha saputo mantenere. Ed è proprio con questo spirito dissennato che ora dovrà essere affrontata proprio la Juventus, a casa sua, dove va a punti da 34 partite consecutive. Toscani e liguri se la vedranno, rispettivamente, con Atalanta e Torino, avversarie che ormai non hanno nulla da chiedere a questo torneo. Proprio contro i pitagorici, invece, i bianconeri potrebbero festeggiare l’ennesimo scudetto della loro storia, gradito antipasto alla tanto agognata portata principale di Cardiff. Tradotto, chi spera in un atteggiamento indolente dell’undici di Allegri farebbe meglio a non guardare proprio la partita. Il successo con l’Udinese invece, il quinto di questo magic moment iniziato ad aprile, ha avuto poco a vedere con la pazzia: organizzazione di gioco, fluidità di manovra e solidità l’hanno fatta da padrone; solo alcuni grandi interventi di Cordaz hanno trasceso il comprensibile.

    La pazzia, come il filo d’Arianna, ha legato l’un l’altra tutte le apparizioni dei crotonesi: pazzi nel perdere tutte quelle partite nel quarto d’ora finale, pazzi nel riacciuffarle nello stesso arco temporale. Un manipolo di dissennati guidati da un dissennato, questo il quadro più esaustivo. Non me ne vogliano i tifosi, ma la follia è stato il vero dodicesimo uomo della squadra, sarebbe da matti lasciarla in panchina proprio ora. 
     

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