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  • Crotonemania: Preiti porta esperienza, ma Asamoah è solo un sogno

    Crotonemania: Preiti porta esperienza, ma Asamoah è solo un sogno

    • Antonio Franco
    Parte dall'area tecnica il "mercato" del Crotone con l'ingaggio del dirigente Antonello Preiti, un uomo di calcio che ben conosce la Serie A e, sono certo, saprà ben indirizzare la dirigenza rossoblù verso un cammino più sereno nella massima serie. Questo non vuol dire che la società non sarebbe stata in grado di andare avanti da sola, anzi, la famiglia Vrenna, insieme al diesse Ursino, si è sempre mostrata capace in ogni categoria e certamente bene avrebbe fatto da sola anche in questa seconda esperienza di A. Certo, però, l'arrivo di Preiti porta quel pizzico di esperienza e solidità in più di cui la società aveva bisogno in questo momento: sei anni a Parma, poi Genova, Udinese e un'esperienza in Albania.
     
    Il neo collaboratore tecnico lavorerà al fianco del direttore sportivo Peppe Ursino, sono certo che insieme faranno grandi cose. Due grandi conoscitori di calcio, due persone intelligenti che sicuramente non si pesteranno i piedi e lavoreranno al 100% per l'interesse della squadra e della società. L'arrivo di Preiti ha già iniziato a far fantasticare i tifosi: infatti nelle ultime ore è circolato con insistenza il nome di Kwadwo Asamoah, ex Juventus, Inter e in passato anche Udinese insieme, per l'appunto, al neo dirigente crotonese. Un nome suggestivo ma certamente utopico per le casse crotonesi, perciò difficile che un nome così pesante possa finire a Crotone in questo periodo.
     
    Veniamo ora alla parte più drammatica che interessa tutto il settore calcistico dalla A ai dilettanti: il Crotone ha iniziato ieri la preparazione atletica e il primo test non è stato atletico ma sierologico. Tutta la squadra, infatti, prima di recarsi al campo di allenamento ha effettuato i test molecolari e sierologici per verificare eventuali positività al Covid-19, visti anche i numerosi casi che si stanno registrando in queste ore nell'intero panorama calcistico nazionale. E' giusto ripartire in nome del Dio denaro a discapito della nostra salute? A mio avviso no, sarebbe stato più opportuno valutare con calma la situazione post-estate e poi decidere di conseguenza, ma si sa, nel calcio a farla da padrone è sempre il Dio denaro.

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