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Crotonemania: nessun innesto in difesa e a centrocampo, ma il problema è più tattico che tecnico

Crotonemania: nessun innesto in difesa e a centrocampo, ma il problema è più tattico che tecnico

  • Antonio Franco
Di Carmine e Ounas sono indubbiamente due nomi importanti per Crotone, due elementi in grado di dare un notevole supporto alla squadra. Basteranno? Me lo auguro ma purtroppo ho tanti dubbi in merito. A mio avviso i due nuovi arrivi vanno a completare il reparto offensivo che ora e persino troppo affollato considerando la presenza di ben cinque potenziali titolari: Simy, Riviere, Messias, Di Carmine e Ounas. Cinque per due posti. Anche se molto spesso abbiamo visto Messias nel ruolo di mezz’ala, dove a mio avviso non rende quanto dovrebbe e fa molta fatica sentendosi “ingabbiato”. Lo stesso Ounas non è proprio una prima punta ma un attaccante esterno, difficile vederlo agire nei cinque di centrocampo a questo punto il suo unico ruolo rimane quello di spalla di un attaccante più fisico. Penso che nella testa di Stroppa ci sia proprio l’idea di dare la maglia da titolari proprio ai due nuovi arrivati con Messias a centrocampo e Simy in panchina. In sostanza credo dunque che per quanto concerne il reparto offensivo la dirigenza crotonese si sia mossa abbastanza bene. Il problema, però, riguarda gli altri reparti.
 
Credo che un centrale di difesa, un centrocampista di esperienza e un esterno destro avrebbero fatto sicuramente comodo, viste le poche garanzie che hanno offerto fino ad ora diversi elementi della rosa. Qualche minima possibilità in questo senso può darla il mercato degli svincolati, dove sono presenti tanti nomi che potrebbero fare comodo alla causa pitagorica, come ad esempio Birsa o Schone per il centrocampo; Skrtel per la difesa; Romulo o Cacciatore come laterali. So che qualche nome di questi è già circolato nei giorni scorsi e spero che possano raggiungere Crotone per portare soprattutto esperienza.
 
Infine c’è il nodo modulo, ammetto che dopo la batosta casalinga col Genoa mi sarei aspettato una presa di posizione da parte della società che, almeno pubblicamente, non c’è stata. Va bene continuare con Stroppa ma spero almeno che qualcuno gli abbia fatto capire che in Serie A non si può giocare in questo modo e il tempo degli esperimenti è finito. Non mi sembra più il caso di “imporre il nostro gioco” perché onestamente preferisco rosicchiare punti giocando male che subire valanghe di gol ma un possesso palla maggiore rispetto all’avversario. Ho apprezzato ed elogiato il coraggio di Stroppa nella prima parte di campionato, sono stato uno dei pochi a difenderlo sempre esaltando le sue qualità, un grande allenatore, però, deve anche essere bravo a capire i limiti della propria squadra in base all’avversario. Sono ancora convinto che qualche accorgimento tattico la squadra può dire la sua in chiave salvezza, ma bisogna cambiare e bisogna farlo in fretta. Forza Giovanni, dimostra di essere un grande allenatore ed avere diverse idee di calcio.

 

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