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  • Crotonemania: quanta pazienza!

    Crotonemania: quanta pazienza!

    • Michele Santoro
    Riprende il campionato e con esso il difficile e tortuoso cammino che il Crotone dovrà dar prova di saper affrontare per restare in A. Considerando solo le prime sette giornate del torneo nessuno mai ha fatto peggio dei calabresi da quando si assegnano i tre punti, ma il passato è passato e quel misero punto deve spronare tutto l’ambiente a tirar fuori quello che, fino ad ora, è rimasto sepolto insieme ai resti dell’antica Kroton: il carattere. A prescindere da quelle che possono essere state le revisioni tattiche apportate da Nicola durante queste due settimane di sosta quello che il popolo rossoblù vorrà vedere da subito, anche nella proibitiva trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, sarà la voglia di lottare su ogni pallone facendo ricredere chi, compreso il sottoscritto, pensa che la squadra (e la società) abbiano preso quest’annata come un “dolce intermezzo” dalla serie B. Certo, una grande mano potrebbe essere data dall’abbandono dell’ortodossia tattica: sei volte su sette il Crotone ha iniziato la gara con il 3-4-3 o, quanto meno, con la difesa a tre, e sei volte su sette è arrivata la sconfitta. Solo una volta, nel pareggio contro il Palermo, Nicola ha impostato un 4-4-2 più quadrato e meno dispersivo, portando i suoi ragazzi a meritare qualcosa di più dell’1-1 finale. I rumors che provengono dalla “Magna Graecia” però non lasciano trapelare nulla di buono, con il tecnico orientato a dar spazio nuovamente all’ormai consueta disposizione in campo. Quousque tandem abutere, Nicola, patientia nostra?

    Intanto la scorbutica questione riguardante l’agibilità dello stadio “Ezio Scida” sembra essere arrivata ad un epilogo positivo per città, squadra e tifosi. Il 23 ottobre, in occasione dell’impegno casalingo contro il Napoli, l’impianto potrà finalmente aprire le porte alla serie A, salvo imprevisti dell’ultim’ora: proprio in questi minuti la Commissione Provinciale di Vigilanza per i Pubblici Spettacoli ha ritenuto “ottemperate” le prescrizioni dettate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dal CONI e ha concesso il placet per l’apertura al pubblico della struttura. Ieri, intanto, l’ennesimo colpo di scena che stava per far slittare ancora una volta il battesimo dello “Scida”: dopo un sopralluogo del Soprintendente Mario Pagano sono state rinvenute, e segnalate al Comune, alcune aree in cemento e bitume non conformi ai parametri dettati proprio in corrispondenza della curva sud; le squadre di operai hanno immediatamente eliminato le difformità ripristinando la validità degli interventi. Finalmente buone notizie anche perché, in questo caso, la pazienza aveva veramente raggiunto il limite.
     

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