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  • Crotonemania: un diavolo per capello

    Crotonemania: un diavolo per capello

    • Michele Santoro
    SUBITO IL DIAVOLO. C’è chi ha storto il naso, c’è chi si è abbandonato a un riso amaro, c’è chi sta già sudando freddo, e infine c’è chi pensa che affrontare il Milan subito non sia poi così tragico. L’avversario è molto più forte di quello che arrancò lo scorso aprile allo Scida, e da qui al 21 agosto lo sarà ancora di più probabilmente, ma i pitagorici possono coltivare una, seppur flebile, speranza di iniziare col botto questa nuova avventura in A. Montella ha in mano una squadra completamente nuova, con calciatori che certo conoscerà bene sulla carta ma che, esclusi alcuni, non ha mai allenato prima del raduno dello scorso giugno. La rosa in sé è totalmente rivoluzionata e per l’inizio del campionato gli equilibri e i meccanismi di gioco potrebbero essere ancora una chimera. Nicola dovrà rintracciare le falle nel sistema e abbattere le difese rossonere, potendo contare su una macchina già rodata. A patto che le gambe reggano. Tra una ventina di giorni, infatti, il Milan potrebbe essere già caldo, visto il precoce ritorno dalle vacanze dovuto ai preliminari di Europa League; i rossoblù potrebbero invece annaspare, essendo tornati a sudare appena due settimane addietro. Nella fase iniziale i particolari faranno la differenza, basterà capire cosa peserà di più tra condizione fisica e organizzazione di gioco.

    UN PICCOLO DIAVOLO. Gli intrecci con la società di via Aldo Rossi non si fermano al rettangolo verde, ma continuano anche in sede di mercato. Da Milano potrebbe arrivare il centrocampista classe ’97 Giovanni Crociata, lo scorso anno in B col Brescia di Brocchi, suo allenatore ai tempi della Primavera. Baricentro basso, testa e gamba veloce, visione di gioco ma anche interdizione: mediano completo e di sicuro avvenire. Forse non è questo che serve ai pitagorici, o meglio, non è solo questo che serve ai pitagorici. Giù a Crotone le giovani promesse saranno sempre di casa, ma in quella porzione di campo serve un ragazzo con le spalle già larghe. Né Izco né Kragl hanno le qualità e la predisposizione a dettare i tempi, perciò che partano pure le ricerche considerando che le trattative col Bologna per il ritorno di Crisetig sono, al momento, lontane da una rapida risoluzione e i contatti col Torino per Lukic si sono affievoliti. C’è qualcosa da fare anche in difesa: il solo arrivo di Cabrera non può ovviare alla partenza di Ferrari. Sarebbe preferibile puntare più su Hongla del Granada  che Ajeti, ma la pista albanese è quella più economica. Per l’attacco, invece, è bene rimanere in attesa e sfruttare qualche occasione last minute, anche se la voglia di vedere Cutrone a Crotone è forte. In questo crocevia di arrivi, partenze, idee e voci, una sicurezza in più rispetto alla passata stagione c’è: quest’anno si inizia e si finisce allo Scida

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