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Crotonemania: un passo indietro quasi umiliante contro tanti prospetti interessanti

Crotonemania: un passo indietro quasi umiliante contro tanti prospetti interessanti

Fino ad oggi ho sempre elogiato il bel gioco del Crotone, la mentalità di Stroppa e quel voler sempre cercare la vittoria a tutti costi. Contro chiunque. Ecco, quella mentalità nella gara di Coppa contro la Spal non l’ho vista. Onestamente, per come avevo visto la squadra nelle ultime partite ero certo di una vittoria netta, schiacciante. Di fronte c’era una Spal in versione quasi primavera, tanti i big rimasti fuori e penso soprattutto a gente come Castro, Di Francesco, Valoti, l’intero pacchetto arretrato. Insomma, non era nemmeno la Spal vera. Certo, anche Stroppa ha ricorso ad un ampio turnover ma in campo ci è andata gente presa per coprire un posto da titolare in Serie A e non riserve di Serie B. Tutto il rispetto per loro, anzi a dirla tutto ho visto davvero prospetti interessanti nella giovane formazione ferrarese: i difensori Okoli e Spaltro, oltre alla conferma Ranieri che già l’anno scorso aveva mostrato buone cose nelle poche apparizioni con la maglia della Fiorentina; il classe ’97 Sernicola, indubbiamente il migliore in campo e, ovviamente il senegalese Seck, l’autore del gol, classe 2001 che fino all’anno scorso giocava in Serie D. Insomma tanti giovani di talento che hanno fatto fuori una squadra di categoria superiore.
 
Che fine ha fatto il Crotone visto a Cagliari o quello in casa contro la Juve? Certo, avevo chiesto un gioco più attendista e all’italiana, ma non pensavo di essere preso in parola in una gara sulla carta dall’esito scontato. Questo tipo di gioco ci può stare contro le “big” di Serie A, un 3-5-2 molto spesso trasformato in 5-3-2 viste le poche apparizioni di Rispoli in fase offensiva mentre dall’altra parte ne Reca ne Perreira hanno mostrato la solita spinta. Vedi caro Giovanni fino ad oggi ti ho difeso nonostante un solo punto raccolto, ma stavolta neanche io posso osare tanto, ieri avresti dovuto portare a casa il risultato a prescindere da tutto. E’ chiaro che non possiamo vincere la Coppa Italia e forse è meglio usciti essere subito, però no, non va bene così. La prendo come una parentesi negativa e spero solo che non influisca sul morale della squadra, non possiamo permetterci cali di concentrazione. Non in questo momento, anzi mai in questa stagione.
 
Ripartiamo a testa alta, sabato arriva l’Atalanta delle goleade e spero rivedrai qualcosa a livello tattico, altrimenti rischiamo di prenderne tanti. L’ex Gasperini non avrà scrupoli se giochiamo “il suo” calcio. Davanti sono devastanti e lasciare troppi spazi significherebbe suicido certo. Ma questo tu lo sai, non hai certo bisogno che te lo dica io. 
 

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