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  • Cuadrado: il patto di ferro con la Juventus e il retroscena su Conte

    Cuadrado: il patto di ferro con la Juventus e il retroscena su Conte

    • Fabrizio Romano
    Juan Cuadrado vuole tornare in Italia. A tutti i costi, al punto da chiamare quasi ogni giorno il suo agente Alessandro Lucci e chiedergli di spingere, l’Inghilterra non fa per lui. Dal clima al tipo di calcio, dai ritmi al legame freddo con i tifosi del Chelsea: dovesse rimanere a Londra, per Cuadrado sarebbe una delusione. Ecco perché sta spingendo il più possibile per tornare alla Juventus, dove si è trovato meravigliosamente sotto ogni aspetto. Ha legato con Allegri, sa di essere un fattore tattico fondamentale per cambiare modulo, ha la stima dei tifosi, adora l’Italia. Ogni tassello al suo posto. E così nasce un’operazione su cui Marotta e Paratici adesso stanno provando ogni strada pur di arrivare a concluderla.
     
    CONTRATTO E OFFERTA – Il primo sì di Cuadrado alla Juve è arrivato qualche giorno fa, un accordo rafforzato anche in queste ore telefonicamente: i bianconeri pagano al colombiano lo stesso ingaggio del Chelsea, siamo sui 3 milioni di euro. In più, si impegnano a riconoscergli dei bonus in caso di vittorie di squadra nelle singole competizioni. Juan ha detto sì, l’Italia nei suoi desideri, la Juve prima di tutto. Da quel giorno è diventato praticamente un patto di ferro: no ad altre proposte, si fa qualsiasi cosa per tornare in bianconero, pazienza se il Chelsea fa resistenza. E così l’offerta da 3-4 milioni di prestito oneroso è diventata ufficiale, adesso è tutto nelle mani di Marina – braccio destro di Abramovich – e di Antonio Conte. Con disponibiltà ad inserire premi anche al Chelsea in caso di vittorie della Juve quest’anno; ma senza riscatto fissato. Così la Juventus pagherebbe ancora per un giocatore che resta di proprietà del Chelsea, eppure non ha obblighi di pagamento futuro.
     
    IL RETROSCENA CONTE – Adesso, al Chelsea le parti sono combattute: Antonio Conte ritiene Cuadrado un calciatore importante da non cedere con quella formula, i dirigenti vedono bene Kenedy come jolly da utilizzare al suo posto e non lo ritengono indispensabile ma pretendono l’inserimento del riscatto. Per forzare, c’è stato in questi giorni un confronto diretto tra Conte e Cuadrado in cui il giocatore ha chiesto esplicitamente di andare alla Juventus. Antonio lo ha capito e non ha potuto garantire il posto da titolare; ma ha ribadito che il club chiederà di più. Cuadrado ha spinto ancora, il suo agente Lucci sta tentando l’impresa di spezzare la resistenza del Chelsea, missione difficile. Ma in corso: nuovo blitz presto a Londra, Stamford Bridge. Con la Juve che aspetta e Cuadrado che spera.

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