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  • Curva Nord Lazio: la lettera dal carcere dell'ultrà Diabolik

    Curva Nord Lazio: la lettera dal carcere dell'ultrà Diabolik

    Fabrizio 'Diabolik' Piscitelli, storico leader degli ultrà della Lazio, ha scritto una lettera ai suoi ex compagni di curva dal carcere di Regina Coeli, dove è stato sottoposto ad una misura cautelare nell'ambito di un'inchiesta su un traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 'A coloro i quali sono soliti giudicare e condannare ogni persona che per un motivo o per un altro cade nelle maglie della magistratura, ricordo e tendo a sottolineare che non sto qui a piangere per me, nonostante viva in gabbia tutto il giorno, bombardato di terapie per tenermi buono e calmo, così pensano loro - uno dei passaggi del manoscritto, letto ieri nel corso di una trasmissione dell'emittente RadioSei -. Sono abituato a soffrire, cari benpensanti, e a soffrire con la dignità che mi contraddistingue. A prescindere dai fatti tutti da appurare che mi costringono ancora una volta al carcere preventivo, ricordo che una buona parte dei detenuti sono ancora in attesa di giudizio e, fino a prova contraria, ancora innocenti (...). Per chi lo avesse già dimenticato, nonostante i miei 47 anni suonati ormai, di cui 32 passati in Curva, io sono sempre lo stesso ultras che per la Lazio e la mia curva si è sempre schierato in prima linea. Che per i miei ragazzi si è sempre fatto in quattro, che per le ingiustizie che ci riguardavano ho sempre messo la mia faccia in prima persona e sempre rischiando. Lo stesso che di fronte al secondo tentativo di rubarci lo scudetto non ci ha pensato due volte a farsi massacrare e sparare addosso da pochi metri di distanza dal boia di turno, che sparò quel lacrimogeno ad altezza d'uomo, colpendomi per poi accanirsi su di me, che avevo portato il gruppo sotto la Federazione. Voi che volete sentire parlare solo di Lazio e che ve ne fregate di tutto, eravate a casa ma poi avete festeggiato uno scudetto che solo 300 persone erano riuscite a vincere. E cioè, quelle presenti quel giorno di una stupenda battaglia vittoriosa'.

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