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  • Cyprus Cup, Italia ko in finale: vince la Corea del Nord ai calci di rigore

    Cyprus Cup, Italia ko in finale: vince la Corea del Nord ai calci di rigore

    Nella finale della Cyprus Cup (annuale torneo a inviti rivolto alle Nazionali femminili) l'Italia del CT Milena Bertolini è stata sconfitta ai rigori dalla Corea del Nord, squadra che si conferma di grande tradizione nonostante la mancata qualificazione ai Mondiali francesi di quest'estate. Un match dalle mille emozioni, con due cartellini rossi, finito 2-2 al 90' e 3-3 al 120' (reti italiane di Girelli e Sabatino nei tempi regolamentari, e della Cernoia ai supplementari). E con una lotteria dal dischetto infinita, decisa da un errore di Barbara Bonansea. Per le Azzurre è la seconda medaglia d'argento consecutiva in questo torneo, dopo la sconfitta nella finale del 2018 contro la Spagna.

    L'Italia è giunta all'appuntamento conclusivo grazie al primato nel Gruppo B, dove ha travolto a suon di gol e pregevoli giocate Messico, Ungheria e Thailandia. Le nordcoreane hanno invece dominato il Gruppo A, regolando Repubblica Ceca, Sudafrica e Finlandia.

    Il terreno di gioco del Neo GSZ di Larnaca vede inizialmente l'Italia prendere possesso delle operazioni. Il 4-3-3 azzurro pressa e aggira il 3-5-2 delle avversarie, e al 18' produce il vantaggio: una morbida verticalizzazione di Manuela Giugliano trova Cristiana Girelli pronta a spedire il pallone in rete sotto misura col mancino.

    Poco dopo l'allenatore coreano Kwang-Min Kim passa alla difesa a 4 per raddrizzare la situazione. Inizialmente la mossa non produce particolari effetti, dato che Ilaria Mauro sfiora il raddoppio con un destro spiovente che si stampa sulla traversa. Passata la mezz'ora, però, la Corea del Nord assimila il nuovo schieramento, crea occasioni importanti e pareggia al 38': corner sul secondo palo, controllo e gol da pochi passi di Yun-Mi Kim.

    Qualche giro di lancette e il capitano nordcoreano Nam-Hui Kim rimedia un'espulsione per doppia ammonizione che dovrebbe teoricamente limitare gli impeti della Corea del Nord. Eppure, pochi secondi dopo il 45' è proprio la formazione asiatica a segnare nuovamente, con un'azione quasi in fotocopia rispetto al gol precedente; cambiano la fascia da cui proviene il corner e la marcatrice, Hyo-Sim Ju (azione viziata da un controllo col braccio, non ravvisato dalla terna arbitrale).

    Nella ripresa ci si aspetta un monologo dell'Italia, chiamata a una controrimonta in superiorità numerica. E così è. Nel primo quarto d'ora la Bonansea per due volte va vicinissima al pari, imitata successivamente per tre volte da Daniela Sabatino, entrata al posto di Aurora Galli.

    Gli sforzi si concretizzano all'80': calcio d'angolo battuto a uscire da Valentina Cernoia, ed è proprio Sabatino in torsione a trovare l'incornata del 2-2. Ristabilita la parità, le Azzurre si gettano ancor più a capofitto alla ricerca del nuovo vantaggio: Cernoia e Bonansea esaltano le doti atletiche del portiere Yong-Sun Kim.

    L'Italia rischia di sbilanciarsi e di prestare il fianco alle ripartenze nordcoreane, ma proprio all'ultimo minuto di recupero la Bonansea fallisce il match point a tu per tu con Yong-Sun Kim.

    Si va ai tempi supplementari, ed è sempre assedio azzurro: in apertura la neo-entrata Annamaria Serturini spedisce a lato in campo aperto. Clamorosa tuttavia l'opportunità per la Corea del Nord in chiusura di prima frazione, con Yun-Mi Kim ad anticipare l'estremo difensore azzurro Chiara Marchitelli con una zampata aerea, e Cecilia Salvai ad allontanare sulla linea di porta.

    Ancor più clamoroso è il nuovo vantaggio della Corea del Nord: proprio al 105' Alia Guagni interviene regolarmente in scivolata su Kyong-Mi Pak in area, ma l'arbitro (la tedesca Riem Hussein) assegna il penalty. Fredda realizzazione incrociata col sinistro di Yun So Jon.

    Il secondo tempo parte con una gran conclusione poco fuori misura della Serturini, e con un'altra espulsione: reciproche scorrettezze tra la Guagni e Hyang-Sim Ri, l'arbitro stavolta è favorevole alle Azzurre e mostra il cartellino rosso alla nordcoreana.

    In 11 contro 9, l'Italia raccoglie quanto seminato. Al 111' un cross troppo lungo della Cernoia beffa il portiere e s'insacca. Il fortino nordcoreano però resiste, finisce 3-3.

    Alla lotteria dei calci di rigore si va a oltranza: segnano tutte da ambo le parti, fino all'errore della Bonansea che spara alto. Finisce 7-6 per la Corea del Nord, che trionfa in doppia inferiorità numerica. 

    Da questo torneo l'Italia ricava tante sensazioni positive, ma anche la consapevolezza di dover ancora fare il definitivo salto di qualità in vista della Coppa del Mondo, a cui si è qualificata per la prima volta dopo 20 anni e dove sarà inserita nel girone C insieme a Brasile, Australia e Giamaica.

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