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  • Alexis Sanchez,| D'Agostino: 'Lo vedo al Milan'

    Alexis Sanchez,| D'Agostino: 'Lo vedo al Milan'

    • Luca Cellini

    'Quando arrivò tre anni fa a Udine, dopo il suo primo allenamento, con tutti tacchi e tocchi di punta, ero convinto che non avrebbe fatto molta strada nel nostro campionato. Poi, dopo la prima settimana insieme, ho detto ad alcuni miei compagni che secondo me sarebbe diventato uno dei primi cinque giocatori al mondo'. Gaetano D'Agostino, ospite ai microfoni di Radio Toscana, esalta le doti di Alexis Sanchez, uno dei giocatori più ricercati sul mercato. 

    'E' un fenomeno, merita di andare al Barcellona o al Chelsea, anche se io lo vedrei bene anche al Milan perché mi piace lo stile di gioco dei rossoneri, che hanno avuto e hanno tuttora giocatori talentuosi come Ronaldinho e Cassano - ha aggiunto il regista palermitano -. Hamsik non mi fa entusiasmare, ma ti garantisce dieci-dodici gol come centrocampista, e quindi i quaranta milioni richiesti dal presidente De Laurentis per la sua cessione li vale tutti. Pastore è il vice Zidane, ha la possibilità di diventare come il francese. Jovetic è il talento più forte degli ultimi dieci anni, sia fisicamente che tecnicamente. Gli auguro di diventarlo per far divertire i tifosi viola. Lui vuole giocare trequartista, ma nella zona d'attacco può ricoprire qualsiasi ruolo. Neto diventerà un grandissimo portiere ma io mi tengo Frey, perché si è sempre comportato bene con il club e con i compagni, è un professionista ed un estremo difensore eccezionale. Inler è migliorato tanto, è un giocatore da Napoli, perché in una linea mediana a due può integrarsi bene sia con Donadel che con Gargano, anche se non lo considero un centrocampista centrale naturale. La Juventus è un punto interrogativo. Non basta prendere Aguero, che se arrivasse dovrebbe anche integrarsi nel nostro campionato. Cassano può giocare dappertutto, anche nella Fiorentina: con Jovetic può integrarsi bene a livello caratteriale. Con una prima donna come Mutu nello spogliatoio forse non sarebbero andati d'accordo. I ricordi più belli che mi porterò della città sono il primo gol contro il Napoli, dopo il quale sono andato ad esultare sotto la curva, e la rete, anche se inutile, all'Olimpico contro la Roma. Tornerò a vivere a Firenze, spero di godermi la città al più presto, anche se non giocherò più qui'.

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