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  • D.g. Ostiamare a CM: 'Da noi i nuovi De Rossi grazie al mare'

    D.g. Ostiamare a CM: 'Da noi i nuovi De Rossi grazie al mare'

    • Valerio Nasetti

    'Devo tutto all'Ostiamare'. Daniele De Rossi in un'intervista rilasciata al sito della Uefa ha parlato del proprio amore verso il vecchio club di appartenenza. A nove anni, per rimanere ad Ostia, ha rifiutato la Roma, raggiunta soltanto qualche anno più tardi. A livello nazionale, dell'Ostiamare però si sa poco. E' un club che milita in serie D, il picco più alto l'ha raggiunto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta con due campionati disputati in C2. Per sapere di più riguardo questo club, Calciomercato.com ha intervistato il direttore generale biancoviola Luigi Baioni.

    Daniele De Rossi ha ringraziato il vostro club per essere diventato il campione di oggi. Cosa ha di speciale l’Ostiamare? 

    'Le rispondo con una battuta che tanto battuta alla fine non è: ovvero il mare. Fornisce qualcosa in più e questo che Daniele qui ha trovato. Ostia è collegata a Roma dalla Via del Mare e percorrendola già si sente il profumo di salsedine penetrare dai finestrini. Poi voglio sottolineare la professionalità del nostro staff formato da ottimi esperti. Una programmazione anno dopo anno che ci ha permesso di ottenere questi risultati. Ostia è una città nella città: ha 300mila abitanti ed esiste un forte senso di appartenenza dei cittadini verso questo quartiere enorme e nei confronti della nostra società. Si respira aria pulita. I ragazzi che vengono a giocare nel nostro club non se ne vogliono più andare. Si innamorano del posto, della società e il fatto di giocare più o meno diventa per loro secondario. Noi li seguiamo in tutto e per tutto, fin da bambini. Quest'anno abbiamo accolto 300 ragazzi nel settore giovanile e siamo riusciti a coprire tutte le categorie. E' segno della bontà del nostro lavoro. Gestiamo l'Ostiamare come un'azienda, c'è massima organizzazione ed un ottimo staff, senza il quale i risultati non arriverebbero. Daniele parlava anche della nostra selezione in quell'intervista. Infatti dovendo coprire un territorio sterminato le richieste per poter giocare qui sono tantissime e la nostra forza è il saper dire di 'no'. E' una sensazione negativa, ma siamo costretti a farlo per non creare illusioni a chi viene a trovarci e per avere squadre da 22/23 giocatori in modo da seguire tutti al meglio. La sincerità è fondamentale, nessuno parla male dell'Ostiamare'.

    Ogni tanto Daniele viene a farvi visita? 

    'Lui è tornato ad abitare ad Ostia, ogni tanto lo incontro nelle vie. Spesso lo invito nel nostro centro sportivo e quando può viene in incognito. Si nasconde con occhiali e cappelletto e gioca qualche minuto con i nostri ragazzi'.

    Nell'Ostiamare state coltivando un nuovo De Rossi?
    'Difficile prevederlo. Le posso dire che noi quest'anno abbiamo sfornato tanti ragazzi per il calcio proffessionistico: ad esempio abbiamo dato Rotunno all'Avellino, Santucci al Virtus Entella, Breda alla Cremonese, Kalidi alle giovanili della Roma ed Antonacci a quella della Lazio. Ci arrivano richieste da club di Lega Pro anche per i ragazzi del '99, ma quando si è così piccoli le famiglie rifiutano. Al contrario, ogni tanto vedo dei 2000 che si presentano al campo con il procuratore. E' uno schifo. A quell'età 'i veri procuratori' dovrebbero essere il papà e la mamma. Riguardo a questa categoria, in estate siamo stati felici di prendere tra le nostre fila proprio un ex giocatore della Roma: Daniele Beretta. Aveva tutte le carte in regola per allenare in Lega Pro, ma ha scelto noi per crescere. Per diventare bravi allenatori, bisogna saper insegnare calcio ai ragazzi. Beretta lo sa, mi ha chiesto proprio lui di allenare i più piccoli e sta facendo un ottimo lavoro'.

    La Roma e l’Ostiamare hanno un rapporto molto stretto. Un anno fa la Primavera è venuta a giocare alcune partite di campionato nel vostro impianto. E’ in cantiere anche un’amichevole con la prima squadra, come negli anni ’90?

    'Purtroppo ci sono tanti vincoli e sia la Roma che la Lazio preferiscono evitare questo tipo di amichevoli. Comunque organizziamo un paio di volte all'anno delle partite con le rispettive 'primavere' e abbiamo avuto l'onore un anno fa anche di ospitare un allenamento della Lazio'.

    Qual è l’obiettivo della vostra prima squadra? Finora una vittoria e una sconfitta in serie D.
    'Abbiamo migliorato la nostra squadra con quattro innesti. L'anno scorso abbiamo raggiunto i playoff, dopo una partenza errata. Perdemmo le prime cinque partite, poi ci ha salvato il mare. Siamo andati a prendere una boccata d'aria. Una pizza in un ristorante del lungomare e e dalla settimana successiva abbiamo iniziato la nostra cavalcata. Dalla sesta giornata in poi abbiamo totalizzato più punti di tutti. Credo che De Rossi abbia cercato di dire proprio questo nella sua intervista: ad Ostia c'è la magia della salsedine, è questa la nostra forza che tutti ci invidiano. Quest'anno puntiamo al titolo per salire in Lega Pro'.

     


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