Da Balotelli a Bonucci: auguri a Twitter
10 anni di tweet sul calcio, spesso roba da mettersi le mani nei capelli.
Mica per colpa tua Twitter, che sei strumento moderno e dinamico e che ci permetti di conoscere quanto accade anche a migliaia di chilometri di distanza e fornisci a noi e all’aborigeno (abboriggeno, cit), qualcosa di cui parlare, un minimo comune multiplo su cui impostare conversazioni altrimenti impossibili.
Non è colpa tua, caro Twitter, se sei finito nelle mani sbagliate.
Quindi auguri anche se ci hai rifilato i mutamenti d’umore di Mario Balotelli più di quanto fosse necessario e ci hai resi partecipi della sua visione del mondo.
Auguri anche se ci hai raccontato per filo per segno cosa pensano le compagne e le mogli dei calciatori, quanto amano o odiano le squadre in cui i loro prodigiosi accompagnatori hanno giocato e quante volte fanno shopping le stesse ragazze (poi però instagram ti ha fregato e ci siamo tolti un peso).
Auguri anche se ci ha costretti a leggere i messaggi motivazionali del guru di Bonucci, che magari motivano Bonucci ma a tutti noialtri che stiamo nel mezzo tra il giusto e l’errore ci han solo riempiti di orrore.
Auguri anche se hai fatto da campo mai neutro per i duelli tra uffici stampa delle squadre di Serie A, che s’incarogniscono e si insultano fingendo d’essere solo argute. Auguri anche se concedi l’anonimato a gente che scrive cose orrende e insulta chi non conosce come fosse normale, come se le parole purché scritte sulla tastiera di uno smartphone non avessero più senso, non avessero più un peso.
Auguri anche se poi basta dire che qualcuno ha violato l’account e non ero io e comunque se ero io era solo una brutta giornata.
Auguri Twitter, mica è colpa tua, noi ti vogliamo bene (e auguri anche perché ti tocca portare questo messaggio d’auguri in giro per la rete, che con la pazienza che hai lo farai veramente).
Auguri Twitter, tu resta così che magari prima o poi il calcio migliora e troviamo qualcosa da scrivere per davvero.
