Da Chiellini a Khedira, la Juve è la squadra più avvantaggiata dalla sosta
Ora è vero che probabilmente la Juve faticherà (e non poco) a ricomporre il rapporto con Higuain (non vuole tornare dall'Argentina nonostante rischi sanzioni elevatissime), ma è altrettanto vero che poter contare su Khedira (ed eventualmente sul turco) è più importante che avere il centravanti.
Ho già avuto modo di scrivere (se permettete prima che Sarri lo dicesse a qualche suo collega) che, oltre a Douglas Costa schierato con Dybala e Ronaldo, una soluzione offensiva potrebbe essere quella di Bernardeschi falso nove, come ha fatto, a volte, in nazionale con Mancini. Diversamente non c'è soluzione alla sostituzione di Khedira che, nonostante sia lento, è del tutto imprevedibile quando si tratta di inserirsi senza palla. Nella fattispecie è addirittura migliore di Ramsey che qualche gol l'ha fatto, ma non con la stessa puntualità di Khedira. Se alla Juve, a volte, è mancato l'effetto sorpresa e la palla è stata girata troppo lentamente da un centrocampista all'altro, è proprio perchè il tedesco non c'era. Naturalmente Khedira non è indispensabile come Ronaldo, ma è molto utile a produrre qualche giocata alternativa.
Demiral, invece, che quando si è infortunato stava seriamente insidiando il posto da titolare di De Ligt, può essere utile a blindare la difesa se si arriverà a giocare – come si spera, ma io ne dubito – fino agli inizi di agosto. E' vero che gli allenamenti collettivi non sono ancora cominciati, ma per il momento Demiral sta recuperando a livello individuale. Potrebbe essere l'uomo in più nel finale di un campionato particolarmente caldo perché estivo. Infine Chiellini che il posto in squadra l'ha già ritrovato, ma manca ancora di una condizione accettabile nella misura degli interventi e delle marcature. Ovvio, conoscendo anche la professionalità del difensore, che abbia approfittato per mantenere o incrementare il tono muscolare. E' per tutte queste ragioni che gli osservatori più avvertiti hanno collocato di nuovo la Juve, già impreziosità da una rosa vastissima, al primo posto tra le tre squadre chiamate allo sprint scudetto. Il problema è la qualità del gioco contestuale alla preparazione che andrà svolta quasi da zero. In genere, se queste sono le condizioni, Sarri dà il meglio. Ovvero l'esatto contrario di quanto visto finora.