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  • Da Dida al sogno Ibrahimovic: ecco il Pyramids Fc, dove i soldi sono tutto

    Da Dida al sogno Ibrahimovic: ecco il Pyramids Fc, dove i soldi sono tutto

    • Federico Zanon
    Un piccolo club, trasformato in poche settimane in una big del calcio africano. Grazie ai soldi, tanti soldi, che hanno cambiato, oltre alle ambizioni, tutto quello che c'era da cambiare in termini pratici: città, stadio, giocatori, allenatore, vertici societari e soprattutto il nome. E' la storia dell'Al Assiouty Sport, semisconosciuta squadra di ​Beni Souef (ora trasferita a Il Cairo), una vita nell seconda serie egiziana e promossa nel 2014 nella Egyptian Premier League, diventata in un'estate Pyramids Fc per volontà ​il multimiliardario Turki al-Sheikh. Il nome non è nuovo per il calcio italiano, lo sceicco saudita è la General Sports Authority dell'Arabia Saudita che a inizio giugno ha trovato l'accordo con Lega Serie A per far disputare la Supercoppa italiana tra Milan e Juventus a Gedda, il prossimo gennaio.

    PROGETTO AMBIZIOSO - L'impatto del Pyramids FC sul mondo calcistico africano è stato irruento in termini di investimenti. Un campagna acquisti faraonica da 33 milioni di euro (record per il calcio africano), che ha portato un nuovo presidente, la storica bandiera dell'Al Alhy Hossam El-Badry, una nuova guida in panchina, l'argentino Ricardo La Volpe, ct del Messico a Germania 2006, e 23 nuovi giocatori, molti dei quali brasiliani, tra i quali Carlos Eduardo (dal Goias), Ribamar (dall'Atletico Paranaense), Arthur (dalla Chapecoense) e soprattutto Keno (dal Palmeiras) e Rodriguinho (dal Corinthians), trequartista nel giro del Brasile di Tite. Un progetto sportivo interessante, che ha come obiettivo, in primis, quello di mettere fine all'egemonia ​Al Ahly, Zamalek e Al-Masry in Egitto, per poi dominare in tutto il continente.

    Da Dida al sogno Ibrahimovic: ecco il Pyramids Fc, dove i soldi sono tutto

    RICORDATE MIDO? - Nulla è stato lasciato al caso, dall'aspetto tecnico a quello commerciale. La comunicazione ruota intorno al nome Pyramids, estremamente iconico, un brand costruito a tavolino, spendibile a livello globale. A questo va aggiunto il ruolo di ambasciatori di molte glorie del calcio mondiale, tra le quali Ronadinho, Terry e Roberto Carlos, le quali hanno accettato a suon di milioni i ruolo di opinionisti di Pyramds TV, guidata da Mido, ex attaccante di Ajax e Tottenham, transitato senza lasciare il segno in Italia, a Roma. Il prossimo passo di Turki al-Sheikh è quello di portare in Egitto una star del calibro di Ibrahimovic, per il quale sono già stati avviati i contatti. Lo svedese, attualmente ai Los Angeles Galaxy, in Egitto troverebbe l'ex Milan Dida, da qualche giorno allenatore dei portieri del Pyramids FC. Il club che può tutto.

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