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  • Da Dybala a Gabigol: il 'Blue Monday' dei giocatori scontenti in Serie A

    Da Dybala a Gabigol: il 'Blue Monday' dei giocatori scontenti in Serie A

    • Emanuele Tramacere
    Il terzo lunedì di gennaio è diventato, ormai per tradizione, il "lunedì più triste dell'anno". Nel 2000 uno psicologo dell’Università di Cardiff, definì, tramite un'equazione che prende in considerazione variabili meteo, sensi di colpa post Natale, motivazione post-sosta, obbligo di tornare al lavoro, etc., ha calcolato che questo è proprio il giorno più nero dell’anno. Nero o meglio "Blue" come il colore dato generalmente alla tristezza dagli psicologi americani.

    Da Dybala a Gabigol: il 'Blue Monday' dei giocatori scontenti in Serie A

    GLI SCONTENTI DELLA SERIE A -
    Il Blue Monday non è però un concetto ristretto soltanto agli Stati Uniti. Anche in Serie A ci sono tanti giocatori scontenti, resi tristi dal difficile momento che stanno attraversando. Ne abbiamo scelti 9, uno per ognuna delle 9 squadre in vetta alla classifica e che stanno ancora lottando per obiettivi importanti che vanno dallo scudetto ad un piazzamento europeo. 

    JUVE, DYBALA - E' il simbolo della partita persa nella serata di ieri a Firenze. L'attaccante argentino, nonostante un cambio di modulo che lo ha visto favorito su Miralem Pjanic, non è mai entrato in partita e ha sprecato anche la più clamorosa delle palle del possibile pareggio al 44esimo. Per Dybala la stagione 2016/17 si sta rivelando un vero e proprio incubo con l'infortunio alla coscia che lo ha bloccato a lungo nel finale di 2016, il rigore sbagliato che ha consegnato la Supercoppa al Milan a Doha e soltanto 6 gol all'attivo in stagione.

    ALISSON, ROMA - Portiere titolare del Brasile, arrivato in estate per circa 8 milioni di euro dall'Internacional di Porto Alegre, Alisson si era candidato subito per ricoprire il ruolo di titolare anche nella Roma. Spalletti, però, non ha mai puntato su di lui, preferendogli fin da subito in campionato e in Champions League il polacco Szczesny autore, tra l'altro, della miglior stagione della sua carriera.

    GABBIADINI, NAPOLI - Il Napoli vince a Pescara trovando il 13esimo risultato utile consecutivo dopo il ko del 29 ottobre 2016 contro la Juventus. Mertens e Hamsik sono sicuramente i volti positivi e sereni di una squadra che, a detta di Sarri, può migliorare ancora grazie alla crescita di giocatori giovani come Rog, Diawara, Milik e Hysaj. Clima positivo per tutti, ma non per Manolo Gabbiadini che, nonostante i 3 gol segnati nelle ultime 4 gare, continua a rimanere ai margini del progetto e primo candidato alla cessione.

    DJORDJEVIC, LAZIO - Sei vittorie nelle ultime 8 gare anche per la Lazio di Simone Inzaghi che resta in piena corsa Champions League a solo un punto dal Napoli terzo. I casi in casa biancoceleste sono tanti e sono legati soprattutto ai problemi legati ai mancati rinnovi di contratto (Biglia, de Vrij, Keita), ma dopo la cessione di Cataldi al Genoa l'unico scontento rimasto a Formello è Filip Djordjevic che oltre a non trovare spazio in campo, sta facendo fatica anche a trovare una nuova società che possa garantirgli spazio.

    NIANG, MILAN - Vincenzo Montella è riuscito a trasformare il Milan e renderlo una macchina funzionante che può lottare per qualunque obiettivo. La vittoria nella Supercoppa contro la Juventus ha dato un'ulteriore slancio ai rossoneri che, però, hanno trovato un delicato equilibrio che l'allenatore campano difficilmente vuole toccare. Chi sta perdendo lentamente il proprio posto nell'11 titolare è M'Baye Niang, neanche entrato nella sfida di Doha e fermo a quota 3 gol in campionato dal 16 ottobre nella gara vinta 3-1 contro il Chievo.

    GABIGOL, INTER - Cinque sono le vittorie consecutive ottenute in campionato dall'Inter, rigenerata dalla cura Stefano Pioli. Contro il Chievo Verona nella serata di sabato si è vista la miglior squadra della stagione in cui, soprattutto nel finale, hanno avuto spazio tutti gli attaccanti presenti in rosa. Icardi, Eder e perfino Palacio hanno contribuito con un gol o con un assit alla vittoria finale. Chi manca all'appello? Soltanto Gabigol rimasto ancora una volta bloccato in panchina e anche sul mercato. Avrà la sua chance domani, in Coppa Italia contro il Bologna. Basterà per fargli ritrovare il sorriso.

    PALOSCHI, ATALANTA - Il ko nello scontro diretto con la Lazio non cambia il giudizio sulla straordinaria stagione dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini. L'allenatore di Grugliasco ha letteralmente trasformato un gruppo di giovani di belle speranze in una realtà consolidata. Dopo un inizio di stagione drammatico Gasperini ha scelto di rivoluzionare il suo 11 per lanciare i vari Gagliardini e Caldara (già ceduti a Inter e Juventus), Kessiè e soprattutto Petagna. A farne le spese, oltre a Pinilla (passato al Genoa) è Alberto Paloschi, l'acquisto più oneroso dell'estate bergamasca, destinato a rimanere bloccato in nerazzurro, ma soltanto da riserva.

    ILICIC, FIORENTINA - La vittoria sulla Juventus ha fatto tornare il sereno in casa Fiorentina che, con una gara da recuperare contro il Pescara, è ancora in piena corsa per un piazzamento europeo. Le voci di mercato non stanno distraendo il duo Kalinic-Bernardeschi e anche l'esplosione di Federico Chiesa sta contribuendo alla rivoluzione tattica imposta da Paulo Sousa. A farne le spese è stato Josip Ilicic incappato nella sua peggior stagione da quando è arrivato in Italia. Solo 3 i gol in campionato e ben 3 rigori sbagliati fra campionato ed Europa League.

    BASELLI, TORINO - La marcia del Torino di Sinisa Mihajlovic ha subito un leggero rallentamento nell'ultimo periodo, ma la stagione del club granata resta di quelle da incorniciare. Merito dell'attacco formato da Ljajic, Belotti e Iago Falque e da un centrocampo abile a supportare la manovra. Stuzzicato più volte dall'allenatore serbo, chi non ha ancora trovato la sua identità in questo Torino è Daniele Baselli, mai realmente titolare e rilegato spesso a ruolo di prima riserva. Classe '92 era fra i centrocampisti più attesi al salto di qualità che, però, sta tardando ad arrivare.

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