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  • Da Embolo a Stambouli, è flop Schalke: nessuno fa peggio in Europa

    Da Embolo a Stambouli, è flop Schalke: nessuno fa peggio in Europa

    • Federico Albrizio
    Pecora nera d'Europa, ecco il titolo che lo Schalke 04 si è meritato in questo avvio di stagione: zero punti conquistati nelle prime cinque giornate di Bundesliga, nessuno nei massimi campionati europei (Francia, Inghilterra, Italia, Olanda, Spagna) ha fatto peggio della squadra di Gelsenkirchen. Un lento declino che nel giro di pochi anni ha portato lo Schalke da palcoscenici importanti della Champions League al fondo della classifica in Germania, complici anche diverse sessioni di mercato che hanno gradualmente privato la rosa di stelle (Sané e Draxler per fare due nomi) e l'hanno imbottita di scommesse che soprattutto quest'anno non stanno pagando.

    MERCATO FLOP: SCOMMESSE PERSE - Sulla carta infatti la rosa appare ricca di giovani talenti, da quelli già presenti in rosa come Nastasic, Geis e Goretzka fino ai nuovi acquisti che però finora stanno profondamente deludendo, escluso Baba (in prestito dal Chelsea e spesso il migliore dei suoi), gli altri faticano: il flop più grande in questo senso è Breel Embolo, pagato 22,5 milioni di euro al Basilea e strappato alle big europee, che ha realizzato un solo gol in Coppa di Lega, zero in campionato nel quale peraltro è partito titolare solo due volte. Non fanno meglio i due ex obiettivi del Milan Stambouli (in prestito dal PSG con riscatto a 8,5 milioni di euro) e Bentaleb (in prestito dal Tottenham), per non parlare dell'esperto Naldo arrivato a parametro zero per sostituire Matip o di Konoplyanka, in prestito dal Siviglia e secondo i maligni in Germania escluso nell'ultima partita contro l'Hoffenheim per questioni di mercato (riscatto legato alle presenze, si starebbe cominciando a limitare il suo impiego per non dover incappare nell'obbligo); viene risparmiato dalle critiche solo Coke, infortunatosi quasi subito.

    NON CI SONO TITOLARI - Mercato flop e di pari passo il gioco, con la squadra che fa acqua da tutte le parti: attacco sterile (solo due gol realizzati in campionato da Huntelaar e Choupo-Moting) e difesa colabrodo (10 reti incassate). Non si vede la mano del tecnico Markus Weinzierl, che dopo quattro anni di qualità all'Augsburg (trascinato fino al 5° posto nel 2015) fatica a trovare la quadra e una formazione titolare: emblematico proprio il caso della retroguardia mai impiegata finora con gli stessi interpreti per due partite di fila. Mancanza di stabilità che parte da dietro, tocca il centrocampo (a 4 o a 3? Geis, Bentaleb e Stambouli sono compatibili?) e arriva fino all'attacco, dove l'unica certezza sembra essere sempre il 33enne Huntelaar mentre i vari Embolo, Meyer, Di Santo faticano a imporsi. Non c'è una formazione titolare nè uno schieramento tattico fisso che dia certezze ai giocatori più fragili, problema che ancora non sembra trovare soluzione.

    DUE ESEMPI CHE DANNO SERANZA - Disastro in campionato, eppure nelle coppe le cose per ora sembrano andare bene allo Schalke: superato il primo turno in quella di lega, vittoria in trasferta alla prima del girone di Europa League contro il Nizza. Tre esempi tornano subito alla mente, il primo è quello del Borussia Dortmund: nel 2014/15, il primo anno post-Lewandowski, i gialloneri si trovavano a dicembre con una situazione rosea in Champions League ma disastrosa in Bundesliga (7 scofitte nelle prime 10 giornate). C'erano i prodromi per la grande rincorsa, ma il Dortmund di Klopp chiuse 7° in campionato ed eliminato agli ottavi di Champions dalla Juventus, poi finalista col Barcellona. Decisamente più forieri di speranza (e realizzabili) gli esempi che arrivano da Francia e Svizzera. Nel 2013/14 il Guingamp chiuse 16° in campionato ma riuscì ad aggiudicarsi la Coppa di Francia battendo in finale il Rennes, conquistando così anche la partecipazione all'Europa League l'anno seguente. Ancora più clamorosa invece la recentissima 'impresa' dello Zurigo, che la scorsa stagione sono arrivati ultimi in campionato e sono retrocessi in Challenge League (seconda divisione). Dov'è l'impresa? La squadra di Massimo Rizzo ha battuto in finale di Coppa Svizzera il Lugano (con il quale era in lotta per salvarsi) e così ora può comunque prendere parte all'Europa League. E' ancora presto per dare tutto in rovina, c'è tutto il tempo di rialzarsi ma lo Schalke è avvisato: se il campionato va male c'è sempre l'ancora di salvezza delle coppe.

    Twitter: @Albri_Fede90

     

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