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  • Da Favre a Tuchel, la stagione degli esoneri è aperta: l'ombra di Allegri su Arteta, quanti big in bilico per il 2021

    Da Favre a Tuchel, la stagione degli esoneri è aperta: l'ombra di Allegri su Arteta, quanti big in bilico per il 2021

    • Federico Albrizio
    Una 'moda' ritenuta tutta italiana ora migra all'estero: è aperta la stagione degli esoneri tra le big europee. Lucien Favre ha inaugurato il valzer delle panchine due settimane fa, quando dopo il pesante 1-5 contro lo Stoccarda il Borussia Dortmund ha deciso di esonerarlo affidando la squadra a Edin Terzic, a Natale è toccato a Thomas Tuchel che, nonostante il 4-0 rifilato allo Strasburgo, sotto l'albero ha trovato il licenziamento da parte del PSG, pronto a ufficializzare l'arrivo di Mauricio Pochettino. Ma il giro di allenatori non finisce qui, anzi: è solo l'inizio.

    SULLA GRATICOLA - Ora i fari sono tutti puntati sulla Premier League, perché già domani può arrivare una nuova svolta: Mikel Arteta è a fortissimo rischio. L'Arsenal sta vivendo la peggior partenza in campionato dal 1974-75, solo 14 punti conquistati in altrettante partite, sole 4 lunghezze sulla zona retrocessione. La filosofia dell'ex braccio destro di Guardiola piace ai Gunners ma i risultati lo condannano agli occhi di tifosi e società che ora chiede un deciso cambio di passo. E il calendario non aiuta Arteta, perché nel Boxing Day avrà di fronte il vivace Chelsea di Lampard. Partita delicatissima, una sconfitta potrebbe dare l'ultima spinta verso l'esonero dell'allenatore e l'Arsenal studia già la sua successione: nelle ultime settimane è tornata a farsi forte la candidatura di Massimiliano Allegri, che da tempo studia inglese e non ha nascosto di essere intrigato dal massimo campionato britannico.

    2021, QUANTI DUBBI - Arteta siede sulla panchina più rovente, ma nel corso della stagione sono tante le big europee da tenere sotto osservazione, disposte a cambiare guida tecnica al più tardi al termine. Restando in Premier, è il caso del Manchester United dove Ole Gunnar Solskjaer sta lottando per tenersi il posto. I suoi Red Devils si sono rialzati dopo fatiche iniziali in campionato, ma l'eliminazione ai gironi di Champions e la retrocessione in Europa League pesano come un macigno sulla valutazione del tecnico norvegese. E anche lo United è tra le squadre che da tempo valutano Allegri, oltre a quel Pochettino destinato ormai al PSG. Dall'Inghilterra alla Spagna, dove a prepararsi a una nuova rivoluzione è il Barcellona. L'addio di Bartomeu e il cambio di presidenza spalancano la porta a una prematura separazione con Ronald Koeman. I blaugrana non ingranano con l'olandese, quinti in classifica a -8 da Real Madrid e Atletico Madrid e secondi nel girone di Champions dopo il pesante 0-3 incassato dalla Juventus di Pirlo. E il caso Messi non fa altro che aumentare pressioni e difficoltà per Rambo. E occhio anche a Zinedine Zidane: l'aggancio nella Liga ai Colchoneros (che però hanno due partite da recuperare) e l'accesso agli ottavi di Champions hanno spento le voci sul possibile esonero, ma a gettare dubbi sulla sua permanenza sulla panchina la prossima stagione è stato lo stesso Zizou. "Non sarò il Ferguson del Real, non so quanto ancora resterò" il messaggio del francese, che ora costringe il Real a guardarsi intorno, con l'ipotesi di promuovere Raul sempre più concreta. E in Italia? Il caso sotto osservazione è quello dell'Atalanta, perché la rottura tra il Papu Gomez e Gian Piero Gasperini porterà probabilmente all'addio dell'argentino ma potrebbe avere ripercussioni anche sul futuro dell'allenatore: solo avvisaglie al momento, solo i prossimi mesi diranno se la Dea e il Gasp potranno andare ancora avanti insieme o se dopo cinque anni sia arrivato il momento di dirsi addio.

    @Albri_Fede90 

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