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  • Dal 'Piccolo Diavolo' a 'Scarface' Ribery: i soprannomi più terrificanti di sempre

    Dal 'Piccolo Diavolo' a 'Scarface' Ribery: i soprannomi più terrificanti di sempre

    • Mariachiara Rossi
    La storia del calcio è fatta, anche, di soprannomi: marchi di fabbrica indelebili, i protagonisti se li portano addosso a volte sin da bambini, altre volte sono frutto di determinate circostanze o dell’inventiva di qualche compagno di squadra o della fantasia dei tifosi. Alcuni giocatori sono conosciuti con dei soprannomi simpatici e divertenti, altri con dei soprannomi veramente "mostruosi". In vista di Halloween scopriamo i calciatori con i soprannomi più terrificanti di tutti i tempi.

    ITALIA, TI RICORDI? - Partiamo dai giocatori che sono passati anche dalla Serie A. Ricordiamo Benito Lorenzi. Grande attaccante che negli anni '50 scrisse la storia dell'Inter ma talmente cattivo sul campo da essere soprannominato Veleno. Cristian Chivu è una vecchia conoscenza del campionato italiano, ai tempi della sua militanza all'Inter e alla Roma era noto con il nome di Dracula per le sue origini romene. Julio Baptista, noto al mondo intero come Bestia, è tornato a giocare in Europa e a ricordarci il motivo del suo soprannome: doti fisiche e balistiche da giocatore di rugby. Chi invece non aveva problemi a fare da muro alle percussioni degli attaccanti era Traianos Dellas, soprannominato Ciclope per le qualità messe in campo nel guidare la linea difensiva. Marcos André Batista Santos, ex calciatore famoso soprattutto per le sue vicende extracalcistiche, era noto con il nome di Vampeta, dall'unione tra le parole vampiro e capeta (diavolo).

    IL DIAVOLO E LA BAMBOLA - Per quanto riguarda i calciatori che militano nei campionati esteri dobbiamo segnalare Antoine Griezmann conosciuto come Le Petit Diable a causa del talento precoce che gli ha permesso di diventare protagonista dell'Atletico Madrid e della nazionale francese. Hirving Lozano è approdato soltanto quest'anno nel campionato olandese ma quello che lo accompagna è un soprannome da film horror: El Chucky, proprio come la "bambola assassina" della pellicola horror. Franck Ribery, a causa delle cicatrici che gli sfigurano il volto, è conosciuto universalmente come Scarface.

    STREGHE, FANTASMI E... - Passando a quei giocatori che hanno appeso i tacchetti al chiodo è impossibile non parlare di Juan Ramón Verón e Juan Sebastian Veron, padre e figlio che si sono passati il testimone non solo in campo ma anche nell'eredità del soprannome. Infatti Sebastian è stato ribattezzato La Brujita, la streghetta, in virtù del nomignolo con cui era noto suo padre, La Brujia (la strega). Marcos André Batista Santos, ex calciatore famoso soprattutto per le sue vicende extracalcistiche, era noto con il nome di Vampeta, dall'unione tra le parole vampiro e capeta (diavolo). Der Killer è il soprannome che è valso a Emanuel Pogatetz, ex calciatore dal carattere deciso e spesso sopra le righe, durante gli anni di militanza in Bundesliga. Soprannome simile ma per altro motivo è  quello che ha accompagnato Ole Gunnar Solskjær per tutta la carriera. L'ex attaccante norvegese era conosciuto come The Baby-Faced Assassin, per il suo aspetto molto giovanile e per il fatto che fosse "spietato" sotto porta. Un altro grande attaccante degli anni 90', conosciuto, per la sua peculiare caratteristica di rimanere silente per gran parte della partita, salvo poi segnare spesse volte il gol decisivo, fu Roy Makaay, denominato per questo motivo Das Phantom (il fantasma). Arrivati ormai alla fine di questa speciale lista ci soffermiamo su due ex giocatori del calcio nord europeo che presentano dei veri e propri soprannomi da incubo. Vi ricordate di un certo Stuart Pearce? A causa della durezza dei suoi interventi, spesso senza alcuna ragione, la stampa inglese lo aveva ribattezzato Psycho. Per quanto Thomas Gravesen fosse di ruolo centrocampista, era noto anche lui per l'aggressività messa in campo e per questo motivo soprannominato l'Orco.

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