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  • Da Ibra e Kulusevski a Smalling: prestiti e contratti in scadenza, cosa succede dopo il 30 giugno

    Da Ibra e Kulusevski a Smalling: prestiti e contratti in scadenza, cosa succede dopo il 30 giugno

    • Andrea Sereni
    La Serie A è pronta a ripartire. La Figc ha stabilito che i campionati di Serie A, B e C dovranno essere portati a termine. La federazione ha accolto l’apertura della Uefa sulla data di chiusura dei tornei (inizialmente imposta al 2 agosto). Ci sarà tempo fino al 20 agosto per completare i campionati, mentre la stagione agonistica 2019/20 si concluderà il 31 agosto. Playoff e playout saranno il piano B, in caso di nuova (obbligata) sospensione. Quindi si riparte, ma cosa succede per i tanti giocatori che hanno il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno? E, ugualmente, che fine faranno i calciatori in prestito?


    SCADENZA DI CONTRATTO - Partiamo da chi va in scadenza di contratto. Sono tanti i giocatori, anche importanti, il cui legame con il club andrà a terminare il 30 giugno. Chiellini e Buffon, poi Ibrahimovic, Mertens e Callejon, solo per dirne alcuni. Sono tre le possibilità per questi giocatori. La prima, la più semplice: un rinnovo del contratto per una o più stagioni, dunque fino al 30 giugno 2021 o oltre. Altrimenti, restano due strade: un accordo temporaneo con l’attuale squadra, per prolungare il contratto in essere fino al termine della stagione (31 agosto), in modo da concludere insieme il campionato. Oppure, ultima ipotesi: qualora non si giungesse a un rinnovo (temporaneo o definitivo che sia), si procederebbe allo svincolo. Quindi, dal 1 luglio il calciatore sarebbe libero, ma impossibilitato a trasferirsi in altre squadre fino al 1 settembre.



    PRESTITI - Per i giocatori in prestito, come ad esempio Smalling, Mkhitaryan, Kulusevski, Nainggolan e Sanchez, la situazione è simile. Per far sì che chi è in prestito in una determinata squadra possa terminare il campionato senza dover tornare alla base, andrà discusso e trovato un accordo tra la società proprietaria del cartellino (che ha concesso il prestito) e quella in cui il giocatore è a titolo temporaneo. Qualora non si arrivasse a un’intesa, il calciatore tornerebbe nel club che ne detiene il cartellino, senza però poter scendere in campo prima del 1 settembre. Quindi, di fatto, resterebbe fermo fino all’inizio della prossima stagione.

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