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  • Da Iniesta a Totti le ultime bandiere: ecco perché non esisteranno più VOTA

    Da Iniesta a Totti le ultime bandiere: ecco perché non esisteranno più VOTA

    • Emanuele Tramacere
    Il 6 ottobre 1996 Andrès Iniesta trovava l'esordio con la maglia del Barcellona. 20 anni dopo, il centrocampista spagnolo è una delle ultime bandiere del club catalano che negli ultimi anni ha visto l'addio di pilastri storici come Puyol prima e Xavi poi. Giunto a 32 anni, e con una maturità calcistica diversa rispetto a quel giorno, Iniesta ha trovato anche il coraggio di descrivere quel giorno (nella sua autobiografia) come "il più brutto della sua vita".

    ULTIMA BANDIERA - 20 anni di carriera tutte con sole due magliette indossate, quella del Barcellona e quella della Spagna. Iniesta rappresenta una delle ultime bandiere del mondo del calcio. Lui, insieme a Francesco Totti, John Terry e Philippe Lahm sono gli ultimi esempi di giocatori legati a doppio filo alle società che li hanno lanciati. Giocatori che hanno preferito i colori della maglia al richiamo del mercato, che rappresentano un esempio per i tifosi e per il resto dello spogliatoio.

    NUOVE BANDIERE? NO GRAZIE - Ma potranno esistere in futuro altre bandiere come Totti e Iniesta? La risposta al momento è no. Già negli ultimi anni il numero di "fedelissimi alla causa" è costantemente in diminuzione e in un futuro prossimo il numero tenderà allo zero. La motivazione è semplice ed è legata all'evoluzione che il calcio sta avendo negli ultimi anni. La forbice che segna la distanza fra i grandi club presenti nell'elite europea e quelli di fascia medio bassa è sempre più marcata. I primi sono sempre alla ricerca di nuovi talenti e giocatori in grado di rinforzare la propria squadra, i secondi hanno sotto contratto giocatori che sognano di arrivare, un giorno, al vertice. Se a questo si aggiunge una potenza economica che fa le fortune sia dei giocatori, che degli intermediari che gli gravitano attorno, il quadro si completa.

    MESSI E MARCHISIO GLI ULTIMI? - Le uniche bandiere possibili al giorno d'oggi sono rappresentate da quei giocatori che dimostrano il proprio valore direttamente nei settori giovanili dei club d'elite. Messi e Marchisio, ad oggi, sono gli unici giocatori che potrebbero rappresentare il concetto di bandiera in un ipotetico finale delle rispettive carriere. Una fedeltà pagata però a peso d'oro. Di rinnovo in rinnovo, di clausola in clasuola, far giurare fedeltà ad una singola causa ad un solo giocatore è un costo che tante realtà non possono permettersi. Anche per questo, le bandiere nel calcio sono destinate a sparire.

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