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  • Da Mourinho a Conte, l'Inter torna in finale dopo 10 anni. E ora è la favorita per l'Europa League

    Da Mourinho a Conte, l'Inter torna in finale dopo 10 anni. E ora è la favorita per l'Europa League

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    L’Inter non giocava una semifinale europea dal 2010, l’anno del Triplete. L’ha giocata e l’ha vinta. Anzi, l’ha dominata, sfondando letteralmente lo Shakhtar. Doppietta di un incontenibile Lautaro Martinez, doppietta di Lukaku, gol di D’Ambrosio, prestazione stratosferica di Barella e di tutta la squadra. Cinque a zero in una semifinale di Europa League è un risultato incredibile, ma stavolta pienamente meritato. Lo Shakhtar non è mai esistito, l’Inter lo ha spazzato via sul piano atletico con un secondo tempo mostruoso. A Colonia l’aspetta il Siviglia, sarà una grande finale consolatoria non per i due club, ma per i Paesi che rappresentano, eliminati ai quarti dalla Champions.

    POSSESSO E CONTROPIEDE - La partita è stata chiara fin dall’inizio. Lo Shakhtar ha scelto la palla, avvalendosi di una tecnica individuale e collettiva che pensava superiore all’Inter. La quale Inter, a sua volta, ha cominciato pressando alto e poi, piano piano, si è abbassata in attesa di recuperare palla e lanciare Lautaro e Lukaku. Il palleggio ucraino-brasiliano si sviluppava da un versante all’altro attraverso Marlos e Taison, i due esterni d’attacco. Dopo un quarto d’ora sono entrati nella fase offensiva anche i due terzini, Dodò a destra e Matviyenko a sinistra. Quando lo Shakhtar si è esposto troppo, l’Inter lo ha colpito. Deve ringraziare Pyatov, il peggior portiere delle coppe europee con i piedi. Aveva sbagliato il primo rinvio, ha sbagliato anche il secondo consegnando la palla sulla trequarti a Barella, scatto dell’ex cagliaritano, Matviyenko saltato in velocità, cross perfetto per lo spunto di testa di Lautaro Martinez che ha anticipato Kryvtsov e segnato.

    PALLEGGIO VANESIO - Lo Shakhtar ha proseguito col suo stile di gioco, palleggio continuo, ma senza sbocco, molto brasiliano, molto vanesio e molto inutile. L’Inter, più pratica, più concreta, più decisa, è andata vicina al 2-0 con D’Ambrosio, ostacolato da Lukaku che si era ingolosito di quella palla in area piccola (ma forse c’era Lautaro in fuorigioco). In tutto il primo tempo, la squadra ucraina ha creato una sola vera occasione, con un attacco micidiale di Dodò sul cui cross De Vrij ha anticipato Junior Moraes, per il resto mai messo in movimento. Terza occasione per l’Inter con Barella che si inseriva a ritmo continuo, mentre Gagliardini e Brozovic controllavano la fase difensiva. Funzionava tutto molto bene nella squadra di Conte che aveva scelto la tattica giusta. Vi piace la palla? Tenetevela, a noi lasciate lo spazio. E in quello spazio l’Inter sarebbe diventata inarrestabile. Sicura dietro, brillante in mezzo al campo e davanti Lautaro stava facendo impazzire i due incerti centrali dello Shakhtar.

    RIPRESA PAZZESCA - L’Inter ha disintegrato lo Shakhtar nel secondo tempo. La squadra di Castro ha concesso ai nerazzurri lo spazio che volevano. Dopo 3', Lautaro ha avuto subito la palla del 2-0 ma Pyatov, con un colpo di reni, ha deviato in angolo. Gli ucraini hanno sbagliato con Junior Moraes (colpo di testa centrale respinto da Handanovic) l’unica vera occasione della loro gara e da quel momento l’Inter non l’ha perdonata. Il 2-0 è arrivato con un colpo di testa di D’Ambrosio su angolo di Brozovic; il 3-0 con un destro a fil di palo di Lautaro Martinez; il 4-0 con un sinistro di Lukaku su assist di Lautaro; il 5-0 con un destro di Lukaku dopo uno scatto micidiale.

    CANDIDATA - Davvero troppa Inter per lo Shakhtar fragile e spocchioso di questa semifinale. Adesso la squadra di Conte è favorita: riportare a Milano una Coppa dieci anni dopo quella di Mourinho significherebbe chiudere alla grande una bella stagione.

    IL TABELLINO

    Inter-Shakhtar: 5-0

    Assist: Barella 19’, 19’ s.t. Brozovic, Lautaro 33’

    Gol: Lautaro 19’, D’Ambrosio 19’ s.t., Lautaro 29’ s.t., Lukaku 33’ s.t., Lukaku 38’ s.t.

    Inter: Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (dal 36’ s.t. Moses), Barella, Brozovic (dal 39’ s.t. Sensi), Gagliardini, Young (dal 21’ s.t. Biraghi); Lukaku (dal 39’ s.t. Esposito), Lautaro (dal 36’ s.t. Eriksen). 

    Shakhtar: Pyatov; Dodo, Krystov, Khocholava, Matviyenko; Marcos Antonio, Stepanenko; Marlos (dal 30’ s.t. Konoplyanka), Alan Patrick (dal 14’ s.t. Solomon), Taison; Junior Moraes. 

    Ammoniti: Taison (S)

    Espulsi

    Arbitro: Szymon Marciniak

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