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  • Da VivoPerLei, un tifoso scrive: 'Allegri? Ha fatto grande la Juve...quando allenava il Milan!'

    Da VivoPerLei, un tifoso scrive: 'Allegri? Ha fatto grande la Juve...quando allenava il Milan!'

    Da VivoPerLei
    Federico Rano scrive:


    Chi scrive premette doverosamente di essere un tifoso del Milan, probabilmente prevenuto nei confronti di Massimiliano Allegri. Nonchè un estimatore, calcisticamente parlando, di Antonio Conte e del "contismo", sorta di cholismo ante-litteram che è il punto di forza di un allenatore non spettacolare, ma straordinariamente vincente, in grado di ottenere dalle sue squadre più di quanto promettano sulla carta, Nazionale inclusa.

    La Juventus rinacque dopo calciopoli nella stagione 2011-2012, la prima di Conte. Nella precedente, allenata da Gigi Del Neri, aveva raggiunto il settimo posto, fuori dalle coppe europee. Le novità della stagione furono tre, a mio avviso ugualmente determinanti:
    - Lo Juventus Stadium,
    - Antonio Conte,
    - 4 giocatori arrivati nel mercato estivo: Lichtsteiner dalla Lazio (10 milioni), Vidal dal Bayer Leverkusen (12 milioni), Vucinic dalla Roma (15 milioni) e soprattutto Andrea Pirlo (SVINCOLATO).

    Svincolato perchè al Milan campione d'Italia, Massimiliano Allegri non sapeva cosa farne. Non fu Allegri a dare a Pirlo il benservito, fu il giocatore a non voler rinnovare, ma la motivazione era quella: Pirlo era finito ai margini del progetto tecnico e si sentiva ancora perfettamente in grado di giocare da protagonista. L'anno precedente, Pirlo era stato provato da mezzala. Davanti alla difesa, nel progetto di Allegri, doveva giocare Van Bommel.
    Così il Lorin Maazel del calcio si accasò con la Signora.
    Pirlo alla Juve fece la storia. Non come l'aveva fatta al Milan ma abbastanza da vincere 4 scudetti consecutivi.

    Ma quell'anno, il 2011-2012, non sarebbe bastato. Per vincere quel campionato, bisognava che lo perdesse il Milan, il Milan di Ibrahimovic, che aveva un potenziale decisamente superiore alla Juventus. Matri, Vucinic, Quagliarella e un Del Piero a fine carriera non erano nemmeno paragonabili a Ibrahimovic, Pato, Robinho ed El Shaarawy (senza contare Cassano, alle prese con un problema cardiaco che lo tenne a lungo lontano dai campi).
    Lo vinse la Juve tanto quanto lo perse il Milan. Lo vinse Conte tanto quanto lo perse Allegri. E si fa presto ad accusare il "gol di Muntari", favoritismo certamente clamoroso, ma tutto sommato isolato (nella stessa partita fu annullato anche un gol valido a Matri a pochi minuti dalla fine). 

    La verità è un'altra e passa da una scelta scriteriata di Allegri. Il quale nel tempo ha sicuramente imparato molto del centrocampo a tre, ma sembra ancora ripetere gli stessi errori del passato sotto altri punti di vista.
    La scelta scriteriata fu quella di...CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE

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