Calciomercato.com

  • Balotelli in prestito al Liverpool da Raiola: ecco perché non si può fare

    Balotelli in prestito al Liverpool da Raiola: ecco perché non si può fare

    Secondo quanto riportato dal sito americano Bleacher Report, Mario Balotelli non sarebbe un giocatore del Liverpool: la proprietà infatti sarebbe di una cordata a capo della quale ci sarebbe il suo agente Mino Raiola. L'agente anche di Pogba e Ibrahimovic avrebbe acquistato Balotelli dal Milan, girandolo poi in prestito ai Reds.

    ECCO LA FORMULA - Secondo il sito statunitense il prestito sarebbe stagionale, con la possibilità da parte del Liverpool di tramutarlo in acquisto definitivo il prossimo giugno 2015. In questa ipotesi Raiola riuscirebbe a rientrare dall'investimento, circa 20 milioni di euro spesi per prelevarlo dal Milan.

    RISCHIO PENALI - In Inghilterra tuttavia la presenza dei fondi d'investimento è bandita, in seguito a quanto accaduto nel 2006, quando il West Ham acquistò Tevez e Mascherano attraverso la società di Kia Joorabchian, la MSI. Chiaramente il sito Bleacher Report ha già puntualizzato come il Liverpool avrebbe già smentito ogni suo eventuale coinvolgimento in una partecipazione di terzi per l'acquisto di Balotelli. Se venisse confermata l'ipotesi del prestito, il Liverpool rischia pesanti sanzioni.

    RISCHIEREBBE ANCHE IL MILAN - Anche in Italia non è permesso vendere il cartellino di un giocatore a un privato, pratica che invece può verificarsi in Sudamerica. Nel caso venisse verificata la veridicità dell'operazione sarebbe la FIFA a mettere sotto inchiesta il Milan che rischierebbe, oltre che una pesante sanzione pecuniaria, anche un divieto di tesseramento di giocatori, così come accaduto al Barcellona.

    ECCO LA NORMA - Per rendervi ancora più chiara la questione vi riportiamo l'articolo 18 bis sul regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori dal titolo "Influenza di terzi sulle società", che si compone di due commi:
    Comma 1: "Nessuna società può stipulare contratti che permettano a qualsiasi altra parte che figuri all'interno del contratto, o a terzi, di acquisire la capacità di influire sui rapporti di lavoro e sulle questioni relative ai trasferimenti sulla sua autonomia, sulle scelte politiche o sull'attività della propria squadra".
    Comma 2: "La commissione disciplinare FIFA può imporre misure disciplinari alle società che non osservino gli obblighi contenuti nel presente articolo".

    Altre Notizie