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  • Dal Bologna al Sassuolo, le medio-piccole cambiano allenatore: gli obiettivi per la nuova stagione

    Dal Bologna al Sassuolo, le medio-piccole cambiano allenatore: gli obiettivi per la nuova stagione

    • Alessandro Surza
    Si sa, tra sponsorizzazioni, introiti degli stadi e potere economico, il divario tra le grandi e le piccole è ogni anno più ampio. Le sorprese sono sempre più rare e ad agosto quando si ipotizza la classifica finale, difficilmente si sbaglia in maniera clamorosa. Alle solite prime della classe, negli ultimi due anni, si è aggiunta la bellissima Atalanta di Gian Piero Gasperini. Nell’ultimo campionato è tornata anche ad infiammarsi la lotta-salvezza grazie a formazioni come Spal e Crotone che hanno combattuto fino alla fine. Nel mezzo, un gruppo di squadre che negli ultimi anni sono rimaste nell’assoluto anonimato: sempre salve (anche se con qualche affanno di troppo), ma mai protagoniste di un vero guizzo verso la parte sinistra della classifica. Quest’anno gli obiettivi potrebbero essere diversi.

    BOLOGNA - Grandi ambizioni per i rossoblù: dopo tre anonime stagioni con Donadoni in panchina, la piazza è esplosa sostenendo di meritare di più. Via quindi l’ex tecnico del Parma e dentro Filippo Inzaghi, reduce da due ottime stagioni al Venezia, concluse con la semifinale playoff persa col Palermo. L’obiettivo è quello di provare a sognare qualcosa di più di una semplice salvezza. Molto probabilmente Inzaghi ripartirà dal 3-5-2, modulo usato in B con i lagunari. Ceduto Verdi al Napoli per 25 milioni di euro, il Bologna ha subito reinvestito una parte del bottino per assicurarsi il centravanti Federico Santander del Copenaghen, ma non solo: si sta cercando di portare sotto le Due Torri anche Gianluca Lapadula nell’ambito del possibile scambio con Mattia Destro. In porta, sta per salutare il capitano Antonio Mirante: andrà alla Roma. Viaggio inverso per Skorupski che sarà il titolare dei felsinei. Per il centrocampo, reparto chiave per il gioco di Inzaghi, si puntano Pinato e Stulac, già agli ordini del tecnico a Venezia. Sarebbero ideali dal momento che conoscono a memoria i dettami tattici di Super Pippo che pretende un’impostazione con cinque uomini: i tre difensori, il regista e una mezzala che deve arretrare per garantire la superiorità posizionale in fase di impostazione. Per la difesa, invece, il sogno è Tonelli del Napoli o, in alternativa, Danilo dell’Udinese. Masina, intanto, sta per accasarsi al Watford.

    UDINESE – Altro giro, altro cambio. Stavolta il club friulano ha davvero sorpreso. Se, solitamente, ad essere giovani e sconosciuti erano i giocatori, adesso lo stesso principio è stato adottato per la scelta del nuovo allenatore. Sarà, infatti, Julio Velázquez il tecnico dei bianconeri. Ex Alcorcón (Segunda Division spagnola), lo spagnolo classe 1981 sarà il più giovane allenatore della Seria A 2018-19. Più scommessa di così… L’obiettivo è sempre lo stesso: ottenere il prima possibile i 40 punti per poi giocare senza pensieri, provando ad arrivare più alto possibile e cercando di valorizzare qualche giovane. Il mercato in entrata è ancora un punto di domanda anche se sembra che il modulo preferito di Velázquez sia il 4-2-3-1. Proprio per questo si cercano esterni offensivi come Parigini del Torino. Al momento, però, l’unico innesto è quello del giovane terzino olandese classe ’97 Ter Avest dal Twente. In uscita, sono sempre più insistenti le voci che vogliono Meret lontano dal Friuli con destinazione Roma o Napoli (Fiorentina più defilata). Anche Scuffet dovrebbe partire: su di lui c’è il Parma. Il titolare allora potrebbe tornare ad essere Karnezis, sempre che non parta pure lui (Napoli?). Widmer e Jankto dovrebbero salutare. L’obiettivo è trattenere Kevin Lasagna, cercato da Lazio e Inter.

    SASSUOLO - Dopo la difficile stagione targata Bucchi-Iachini, durante la quale l’unica vera notizia positiva è stata l’esplosione di Politano, il patron Squinzi ha deciso di puntare su Roberto De Zerbi, che tanto bene ha fatto a Benevento, nonostante la retrocessione. Un calcio, quello professato dall’ex tecnico del Palermo, offensivo e più simile a quello di Di Francesco. Un calcio propositivo per provare a stupire di nuovo, come accaduto nella stagione 2015-16 conclusasi con il 6^ posto finale e la qualificazione in Europa League. Con Acerbi destinato alla Lazio per sostituire De Vrij, De Zerbi ha fatto espressamente il nome di Djimsiti, rientrato all’Atalanta dopo il prestito al Benevento. Ruolo fondamentale, quello del centrale difensivo, per De Zerbi che ama gestire il possesso sfruttando un’impostazione dal basso che prevede l’utilizzo del rombo di costruzione, formato appunto dai due centrali, dal portiere e dal mediano. Quasi ufficiale, per la trequarti il colpo Filip Djuričić. Il sogno, però, resta un altro ex giallorosso: il giovanissimo Brignola. Porte girevoli in attacco dove rientra Falcinelli ma può partire Babacar: ipotesi di uno scambio con Lazzari della Spal. Solo sondaggi, per ora, quelli di Roma e Inter per Berardi e Politano.

    CAGLIARI – Concludiamo con la compagine sarda. Anche qui nuovo tecnico e nuove ambizioni. Maran è stato preso con il chiaro obiettivo di vivere una stagione tranquilla a metà classifica, lontano dalla zona rossa. Manca solo la firma per il colpo ad effetto Srna: l’ex capitano di Shakhtar e Croazia porterà classe ed esperienza, con la speranza di non ripetere il flop Van Der Wiel. L’obiettivo numero uno per il centrocampo è Castro del Chievo, pupillo di Maran (nell’operazione può rientrare Andreolli come contropartita). Per la regia si continua a monitorare con attenzione la pista che porta a Locatelli del Milan, adatto secondo il neo tecnico a sostituire il possibile partente Cigarini. Con il rientro di Castan alla Roma, si cerca un difensore: i nomi che circolano sono quelli di Silvestre e di Marco Varnier, classe ’98 del Cittadella. Davanti confermatissimo l’idolo Pavoletti: la salvezza passerà ancora dai suoi gol.

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