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  • Dalla D alla Serie A in 4 anni: Spal da Oscar e ora anche Meret può restare

    Dalla D alla Serie A in 4 anni: Spal da Oscar e ora anche Meret può restare

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    Bentornata in Serie A: a distanza di 49 anni dall'ultima partecipazione la Spal tornerà a calcare i campi del massimo campionato italiano. Non è arrivata con un successo la storica promozione, la sconfitta contro la Ternana ha fatto tremare ma il gol di Ceravolo che ha steso il Frosinone al 93' ha regalato comunque al club ferrarese la sua meritata festa.

    La promozione infatti è il giusto premio non solo per una stagione che nella sua seconda metà ha visto i biancazzurri stabilmente davanti a tutti da oltre due giornate, ma soprattutto è il coronamento di un percorso che nel giro di quattro anni ha portato la squadra dalla D alla Serie A. 11 settembre 2013, il giorno che a Ferrara nessuno scorda: la Spal 1907 viene radiata dalla Figc e pochi mesi dopo viene dichiarata fallita. Ma ecco la svolta, la famiglia Colombarini rileva il marchio, fonde la Spal con la propria squadra di proprietà (Giacomense) e nasce la nuova Spal 2013. Si riparte dai dilettanti, il resto è la storia di un vero e proprio capolavoro costruito dai Colombarini, dal presidente Mattioli e dallo staff dirigenziale guidato sul mercato dal ds Vagnati.

    Esplode la gioia a Ferrara, ma a inizio stagione pochi avrebbero scommesso sul club emiliano: davanti le corazzate Verona e Frosinone e altre squadre attrezzate per la lotta playoff. Si può parlare di favola, non di successo casuale perché la Spal si muove bene sul mercato e costruisce una formazione adatta all'ambizioso obiettivo: premiata la continuità di Semplici in panchina, la rosa è il giusto mix di giocatori esperti (Mora, Schiattarella e il tris di attaccanti Antenucci, Zigoni e Floccari, arrivato a gennaio) e giovani scommesse, rivelatesi vincenti. Proprio il futuro di questi giocatori in prestito sarà uno dei primi punti da trattare nella costruzione della rosa che l'anno prossimo dovrà affrontare il salto di categoria per evitare clamorosi flop: la linea verde è stata una delle armi in più della Spal, oltre a blindare i 'big' dello spogliatoio si proverà a trattenere qualcuno dei giovani in prestito. Se Kevin Bonifazi sembra destinato a tornare in pianta stabile a Torino, è ancora da stabilire il da farsi con Alex Meret. Il portiere classe '97 è di proprietà dell'Udinese, ma ha addosso gli occhi di Juventus e Inter e in estate potrebbe cambiare squadra, ma non sul campo: che sia bianco o nerazzurro, il percorso di crescita di Meret dovrebbe essere arricchito da un'esperienza in Serie A e proseguire in una realtà che conosce bene e gli ha permesso di esprimersi al meglio come quella ferrarese potrebbe essere la soluzione migliore per qualsiasi squadra sia proprietaria del suo cartellino. Altro prospetto emerso in questo finale di stagione è stato Filippo Costa, centrocampista classe '95 di proprietà del Chievo: i veronesi vorrebbero riportarlo alla base, ma la Spal lavorerà per la sua conferma. Tanti gioielli e una rosa da rendere competitiva anche per il prossimo anno, ma per il mercato ci sarà tempo: ora è il momento di festeggiare e godersi un ritorno atteso quasi mezzo secolo. 
     

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