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  • Alla scoperta dell'Union, la squadra di Berlino Est promossa per la prima volta in Bundesliga

    Alla scoperta dell'Union, la squadra di Berlino Est promossa per la prima volta in Bundesliga

    • Nicolò Vallone
    Condannando lo Stoccarda alla retrocessione nel playoff tra Bundesliga 1 e 2, l'Union Berlino ha ottenuto la prima promozione in massima serie della propria storia. Ai tempi della DDR, l'Union era la seconda squadra di Berlino Est e viveva all'ombra della Dynamo Berlino, di proprietà della Stasi (la polizia segreta). Il regime favoriva la Dynamo attraverso trasferimenti forzati, doping e arbitraggi benevoli, e all'Union rimanevano le briciole: l'unico trofeo nazionale di prestigio in bacheca è la Coppa della Germania Est del 1968. Con la caduta del Muro e l'unificazione della Germania, tutto il movimento calcistico tedesco orientale ha arrancato rispetto al più ricco calcio occidentale, con soli 4 club capaci di racimolare almeno una stagione in Bundesliga: Hansa Rostock, Dinamo Dresda, Lokomotive Lipsia ed Energie Cottbus (il RB Lipsia è stato fondato nel 2009, in un contesto politico-economico non più riconducibile alla divisione tra le due Germanie). Dall'anno prossimo i club diventeranno 5, con l'approdo dell'Union Berlino, pronta a dar vita contro l'Hertha a un acceso derby berlinese tra ex Germania Est e Ovest.

    STADIO E ALLENATORE - È dal 2009 che una squadra della ex-DDR non partecipa alla Bundesliga. L'Union, che gioca ancora nello storico Stadion An der Alten Forsterei (ristrutturato nel 2008 grazie anche al lavoro gratuito di oltre 2000 tifosi), sarà quindi la fiera portatrice di un'identità storica particolare. Ma chi sono i protagonisti sul campo di questa promozione? Innanzitutto un allenatore con esperienza internazionale: lo svizzero Urs Fischer, che prima di migrare nella parte orientale di Berlino ha allenato in patria Zurigo, Thun e Basilea, partecipando a 3 edizioni di Europa League a una di Champions. Fischer ha condotto l'Union al 3° posto in Bundesliga 2, e alla conseguente vittoria contro lo Stoccarda valida per la promozione, con una sapiente versatilità tattica, partendo dalla difesa a 4 per alternare schieramenti a uno, due e tre attaccanti.

    GIOCATORI CHIAVE - I gol che hanno trascinato l'Union in questo campionato sono opera dei due centravanti classe '91, omonimi ma di nazionalità diverse: il tedesco Sebastian Polter e lo svedese Sebastian Andersson, autori rispettivamente di 9 e 12 reti. Polter ha già assaggiato la Bundesliga con le maglie di Wolfsburg, Norimberga e Mainz, e vanta pure un'esperienza in Championship inglese col QPR; Andersson ha passato gran parte della carriera in Svezia con diversi club, prima di esplodere in Bundesliga 2 l'anno scorso col Kaiserslautern. Quest'anno, i due hanno giocato o insieme nel 4-3-1-2 o alternativamente l'uno all'altro come unica punta nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1, sempre innescati dalla fantasia del loro coetaneo Robert Zulj, trequartista austriaco in prestito dall'Hoffenheim (suo fratello Peter milita nell'Anderlecht). A proposito di gol, una rete l'ha segnata pure il portiere, il 31enne polacco Rafal Gikiewicz, con un colpo di testa nei minuti di recupero sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, che a ottobre ha permesso all'Union di pareggiare in extremis contro l'Heidenheim.

    PROSPETTI INTERESSANTI - A centrocampo spadroneggia il 24enne Grischa Promel, arrivato 2° alle Olimpiadi 2016 con la Germania di Brandt, Ginter e Gnabry che perse in finale contro il Brasile padrone di casa: Promel è un mediano moderno, in grado di giocare con entrambi piedi e con una certa confidenza con il gol (ne ha segnati 7 in questo campionato). La colonna difensiva è il 23enne Marvin Friedrich, centrale scuola Schalke arrivato a gennaio 2018 dall'Augsburg: ha realizzato il 2-2 nel match di andata contro lo Stoccarda, a tutti gli effetti la rete della promozione. A segno in quella partita anche il nigeriano Suleiman Abdullahi, esterno offensivo 22enne in prestito con diritto di riscatto dall'Eintracht Braunschweig (terza serie) in grado di agire su entrambe le fasce. Sono nati nel 1996 altri due giocatori offensivi: i tedeschi Joshua Mees e Marcel Hartel. Mees è un'ala sinistra arrivata l'anno scorso dall'Hoffenheim, e in questa stagione ha fatto 6 gol e 2 assist. Hartel, che vanta 9 presenze e 4 gol nella nazionale Under 21 tedesca, è stato un autentico jolly per mister Fischer, che l'ha utilizzato sia a sinistra che a destra che come trequartista.

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