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  • L'autogol di Moggi anti-gay: stiamo con Prandelli contro omofobia e pregiudizi

    L'autogol di Moggi anti-gay: stiamo con Prandelli contro omofobia e pregiudizi

    Il programma si chiama La Zanzara, va in onda tutte le sere su Radio 24 e, nomen omen, mantiene fede alla ragione sociale: punge che è un piacere, non è mai banale, aggredisce l'attualità con la bravura e il pressing giornalistico delle sue anime: il conduttore Giuseppe Cruciani e l'ospite guastafeste David Parenzo.

    Ieri sera, la trasmissione andava in onda da Torino e aveva fra i suoi ospiti Luciano Moggi. Il quale ha segnato un incredibile autogol quando è stato interrogato sulle sue opinioni a proposito dei calciatori gay, dopo le sortite di Cesare Prandelli contro l'omofobia e le discriminazioni che resistono anche nel mondo dello sport.

    Ha dichiarato l'ex direttore generale della Juve: " "Il ct avrebbe fatto meglio a stare zitto, questa cosa non c'entra nulla con il calcio. I gay nel calcio non ci sono. Quand'ero io dirigente, se ne avessi scoperto uno, l'avrei venduto".

    Cruciani: ma perché, gli omosessuali non possono giocare a calcio?

    Moggi:  "Questo l'hai detto tu, ma Prandelli avrebbe fatto bene a stare zitto".

    Cruciani: dunque ha detto una str...?

    Moggi:  "Sì, Prandelli ha detto una str.... Perchè mi devi far parlare di froci?".

     

    A parte l'eleganza del linguaggio che si commenta da solo, Moggi ha sbroccato su tutta la linea. Ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni, soprattutto se sono diverse dalle nostre, ma noi abbiamo il diritto di contestarle dalla prima all'ultima parola, riconoscendoci totalmente nelle affermazioni di Prandelli: " Stupisce quando fa clamore una notizia che non dovrebbe essere notizia; quando uno parla d'amore, quando si parla di sentimenti, ogni persona deve avere il diritto di poter essere libero di amare chi vuole».

     E ancora: "Il mondo del calcio non è fuori dalla società, non è fuori dal mondo: è nel mondo. Quando c'è sentimento, quando c'è amore, non bisogna avere paura dei propri sentimenti e bisogna rispettare ogni forma d'amore. Questa è una forma d'amore».

    La partita contro i pregiudizi, l'omofobia e il razzismo è ancora tutta da giocare, ma una società civile e tollerante deve essere in grado di vincerla. Per riuscirci, noi siamo lieti che il ct in panchina sia Cesare Prandelli.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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