Calciomercato.com

  • Dalla vittoria contro l'anoressia a un ottavo storico al Roland Garros: Martina Trevisan non molla mai

    Dalla vittoria contro l'anoressia a un ottavo storico al Roland Garros: Martina Trevisan non molla mai

    • Marco Amara
    Il tennis come metafora di vita. Potrebbe essere questa la frase che rappresenta al meglio la carriera di Martina Trevisan, tennista toscana che ieri sera ha vinto il sedicesimo di finale del Roland Garros (1-6, 7-6, 6-3), contro la più quotata Maria Sakkari, ribaltando ogni pronostico.

    Un primo set perso malamente per 6-1, di cui la Trevisan racconta: “All’inizio non mi trovavo bene in campo, la terra era molto molto pesante e le palle una volta passati i primi giochi erano davvero difficili da spingere. Lei (Sakkari, ndr) ha un gioco molto potente, per cui è riuscita ad adattarsi meglio di me all’inizio, e lì è andato via il primo set. Poi mi sono adattata ed ho cominciato a sentirmi a mio agio sul campo”. Ma Martina è stata in grado di ritrovare sé stessa, proprio come aveva fatto in passato, e di trovare le energie per ribaltare il match.

    Tennis come metafora di vita, dicevamo. Perché il sedicesimo di finale di ieri, in piccolo, può davvero rappresentare una vita intera. Le difficoltà del primo set sembrano lo spettro di quegli anni maledetti, quelli vissuti con un avversario scomodissimo e infimo come l’anoressia. La stessa Martina ha raccontato in passato a La Nazione: “La partita più difficile l’ho giocata dieci anni fa. Non su un campo da tennis, ma nella vita. Sconfiggere l’anoressia, piombata nella mia adolescenza dopo un periodo pieno di problemi. Non riuscivo a gestire quello che avevo intorno, le pressioni, le aspettative che c’erano su di me. Tutto viaggiava alla velocità della luce. Poi in casa c’erano tensioni perché i miei si stavano separando. Un paio di guai fisici hanno fatto il resto. E sono crollata. Stavo male, così l’anoressia si è infilata nella mia vita. Alla fine ce l’ho fatta e oggi sono una persona nuova.”

    Alla fine ce l’ha fatta, sia in passato, per sconfiggere una malattia orribile, che ieri sera, ribaltando ogni tipo di pronostico. Il secondo set è quello della sveglia, la Sakkari è in netto calo e la Trevisan ne approfitta, 3-0, 4-1, 5-2. Il match però si ribalta nuovamente, stavolta in favore della Greca che, in spolvero, riesce a portarsi sul 5-6. Ma Martina è un osso duro, ormai abbiamo imparato a conoscerla, e quelle così, quelle che ci hanno fatto il callo con la sofferenza, non mollano di un centimetro, mai. Martina vince il set, e lo fa nel modo più difficile, portandolo al tie-break e annullando due match point (4-6) all’avversaria.  

    Il terzo set è quello della consacrazione che, nonostante un break iniziale per Sakkari, Martina riesce a portare a casa conquistando quattro giochi consecutivi e chiudendo il match per 6-3. Una vittoria storica per Martina Trevisan che passa il turno e vola agli ottavi di finale, spazzando via, definitivamente, il ricordo lontano di una malattia che per troppo tempo l’ha tenuta lontano dal tennis.

    Altre Notizie