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  • Dan Aykroyd rivela: 'Sul set di Blues Brothers la cocaina era come il caffè'

    Dan Aykroyd rivela: 'Sul set di Blues Brothers la cocaina era come il caffè'

    Blues Brothers è certamente uno dei più importanti film cult partoriti dagli anni 80. Le bizzarre avventure dei due fratelli Jake ed Elwood, in missione “per conto di dio” sono riuscite a mescolare come in poche altre pellicole la commedia con il musical, ospitando al loro interno anche veri e propri mostri sacri della musica: James Brown, Aretha Franklin, Ray Charles e molti altri ancora.

    A poco meno di 40 anni dall’uscita delle sale, Dan Aykroyd, coprotagonista del film, ha rivelato alcuni aneddoti del dietro le quinte. “All’epoca la cocaina era la norma. Per chi lavorava di notte alle riprese era come il caffè. A me non è mai piaciuta, ma non stavo a sindacare sui comportamenti degli altri. Abbiamo fatto impazzire John Landis.” 

    L’attore, grande amante della musica Blues, fu anche sceneggiatore della pellicola, ma riguardo alla buona riuscita del progetto ci tiene a riconoscere il merito del regista. “La mia sceneggiatura originale si chiamava The Return Of The Blues Brothers e conteneva in pratica due film. John Landis la trasformò in 150 pagine molto più gestibili. Lui ha messo tutto insieme.”

    Per quanto concerne l’ideazione dell’iconico look dei fratelli Blues, sarebbe stato d’ispirazione il disco House of the Blues di John Lee Hooker. “Chi non vorrebbe apparire così figo?” ha detto Dan.

    Aykroyd, che dopo Blues Brothers sarà protagonista di altre immortali commedie degli anni 80, come Una Poltrona Per Due, Spie Come Noi e i due Ghostbusters, ricorda ancora una volta il grande amico John Belushi, suo grande amico assieme al quale aveva mosso i primi passi nel celebre Saturday Night Live e scomparso a soli 33 anni per overdose. “Abbiamo perso John una notte. Non perché era fuori, ma perché aveva fame e non gli piaceva quello che c’era da mangiare. Alla fine ho visto una stradina attraversare un parcheggio e raggiungere un quartiere vicino. Il quartiere era buio, tranne per una casa. Busso alla porta e dico: “Mi scusi, stiamo girando un film e manca uno dei nostri attori.” Il ragazzo mi risponde: “Belushi? È arrivato circa un’ora fa, ha fatto irruzione nel mio frigo e poi si è schiantato sul divano.”
     

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