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  • Dani Alves, le infradito e un'impresa... alla Aldo: al posto del sentiero ha scelto la strada più rischiosa

    Dani Alves, le infradito e un'impresa... alla Aldo: al posto del sentiero ha scelto la strada più rischiosa

    • Angelo Taglieri
    "Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".

    "Ma poi dovevi venir giù proprio con le infradito?!". 
    "Eh, dovevo far prendere aria ai piedi"

    Tra vertebre di moffetta e zoccoli di gnu, Aldo e Giovanni, alla ricerca di Giacomo, in Tre uomini e una gamba, danno vita a una delle scene simbolo del trio, che ha superato pochi giorni i 30 anni di vita. E, come Aldo, con lo stesso outfit, almeno per quanto riguarda i piedi, abbiamo visto Dani Alves (foto Twitter) fare ritorno al Camp Nou alla ricerca di un Barcellona che sembra essersi smarrito. E, come il componente del noto trio, il campione olimpico ha deciso di non prendere il sentiero, optando per la strada più rischiosa



    "C'era il sentiero?". Sì, per Dani Alves c'era. E lo sapeva, a differenza di Aldo. Poteva optare per una nuova esperienza in Brasile, oppure prendere la strada del ritiro dopo essersi messo al collo la medaglia d'oro a Tokyo2020, andando a riempire una bacheca già affollata di misconoscimenti e trofei, invece no. E' tornato in Europa. E' tornato al Barcellona. Si è preso la 8 che fu di Iniesta. Insomma, affascinante ma rischioso, non tanto per la possibilità di cancellare quanto fatto in passato, è impossibile (chiedete, per esempio, ai tifosi del Milan di Sheva: l'anno col 76 mica ha resettato la storia fatta col 7...), ma quanto per rientrare in un momento delicato della storia blaugrana. 

    Dani Alves, però, non è uomo da sentiero, è uomo e calciatore coraggioso, che rischia la giocata (per davvero) e che è pronto a mettersi in gioco. E così ha fatto ora: un Barcellona nuovo, con Xavi in panchina, l'allenatore designato sin dal suo ritiro, alla ricerca dell'antica armonia. Per questo è stato chiamato Dani Alves, uno dei custodi delle vittorie che furono. Uno che può passeggiare con le infradito per il Camp Nou. Uno che dopo la distanza degli ultimi anni, però, vuole provare a regalare un finale alla Chiedimi se sono felice. 
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

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