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  • Serie A, Champions ed Europa League, tutte le date. Tre opzioni per finire la stagione, servono 20 giornate

    Serie A, Champions ed Europa League, tutte le date. Tre opzioni per finire la stagione, servono 20 giornate

    • Emanuele Tramacere
    Tutti uniti con un unico obiettivo: quello di provare a superare l'emergenza coronavirus e ripartire con forza cercando di portare a termine tutte le competizioni che sono state interrotte. Attraverso una serie di tre summit e colloqui (rigorosamente in conference call), prima con i rappresentanti delle leghe europee, dei club e dei giocatori, poi con i membri delle 55 federazioni e infine con l'ECA e il comitato esecutivo, la Uefa si è posta l'obiettivo di concludere tutti i tornei entro il 30 giugno 2020. Per renderlo possibile ha quindi deliberato il rinvio all'estate 2021 dell'Europeo in programma quest'estate. Quali sono però oggi gli scenari che riguardano maggiormente il nostro campionato italiano e le nostre squadre impegnate in Europa? Il quadro che si va delineando non lascia in realtà ampi margini di manovra.

    EUROPEI E COPPA AMERICA NEL 2021 - La base di partenza è stata posta. Il rinvio dell'Europeo 2020 all'estate successiva era la pietra da cui partire per poter trovare spazio e tempo in calendario per posizionare i recuperi e lo svolgimento dei calendari dei tornei nazionali ed internazionali. Priorità, quindi, a Serie A, Bundes, Liga, Premier, Ligue 1 e a tutte le altre competizioni per club, con l'Europeo itinerante che slitta ufficialmente alla prossima estate e non in inverno. Un'ufficialità che si lega a quella del rinvio alla prossima estate anche della Coppa America con la CONMEBOL che ha assecondato le scelte della UEFA. Infine anche la FIFA ha scelto di adeguarsi e non fare muro rischedulando all'interno dei calendari 2022/2023 il nuovo Mondiale per Club. Il calcio d'inizio dell'Europeo è invece stato confermato il 11 giugno 2021, sempre a Roma, con la finale che sarà programmata l'11 luglio.
     
    LE COPPE - Dalla Uefa sono arrivate le prime indicazioni anche per quanto riguarda Champions ed Europa League. La finale di Champions resta in programma per il 27 di giugno a Istanbul. Se si dovesse ricominciare fra il 14 aprile e il 28 aprile il format della competizione non cambierà e quindi saranno completate le gare mancanti degli ottavi di finali e poi saranno mantenuti in doppio turno sia i quarti che le semifinali. Se invece si dovesse far slittare la ripresa delle competizioni dal 5 maggio fino al 13 giugno si dovrebbe cambiare il format della competizione. Più complessa l'evoluzione del calendario dell'Europa League a cui manca di fatto un turno in più da disputare e per cui è stata rischedulata la finale al 24 o 25 giugno a Danzica.

    LE DATE DISPONIBILI - A conti fatti, per poter disputare tutti i turni previsti sia della Champions che dell'Europa League come da programma serviranno rispettivamente 5/6 e 7 giornate. Iniziando i recuperi nella migliore delle ipotesi domenica 26 aprile, in calendario rimarrebbero 17 date disponibili, giocando ogni 3 giorni, prima della settimana che porterà alle due finalissime. Se la ripresa delle attività dovesse slittare al 10 maggio le date a disposizione sarebbero soltanto 13 prima delle due finalissime. C'è infine una novità, ufficializzata dalla Uefa, ed è quella di poter disputare all'occorrenza le gare delle competizioni Europee nel weekend per permettere ai campionati di piazzare anche più turni infrasettimanali consecutivi.

    COSA CAMBIA PER LA SERIE A - La Serie A è stato il campionato maggiormente colpito nel proprio calendario dallo stop imposto a causa del coronavirus. Sono ad oggi 12 le giornate complete da recuperare a cui vanno sommate le partite rinviate della 25esima giornata fra cui Inter-Sampdoria. Sostanzialmente prendendo il caso dei nerazzurri che resta ad oggi quello più problematico (ed escludendo la Coppa Italia dal conteggio) se i ragazzi di Antonio Conte dovessero arrivare alla finale di Europa League servirebbero 20 date in calendario che, anche giocando ogni 3 giorni, non esisterebbero con la ripresa fissata il 26 aprile.

    TRE OPZIONI - Come fare quindi? Sul tavolo della FIGC si presentano quindi 3 possibili soluzioni.
    1. ​La prima è la più complicata da mettere in atto perchè comporterebbe un'ulteriore compressione del calendario inserendo, sia a maggio che a giugno la possibilità di giocare, nell'arco di una settimana, non più ogni 3, ma ogni 2 giorni e così facendo si recupererebbero altre 2 giornate.
    2. La seconda opzione è quella più volte paventata dal presidente della FIGC Gravina, ovvero quella di inserire ad un certo punto della stagione i playoff e i playout per retrocessioni e scudetto.
    3. La terza e ultima prevede invece l'ulteriore slittamento della fine del campionato al 15 di luglio, ma in questo caso servirebbe legiferare e concedere deroghe sia sulla durata degli attuali contratti (in particolare su quelli in scadenza al 30 giungo) sia sulla chiusura dei bilanci societari, molti dei quali, così come per i contratti dei giocatori, hanno come data di chiusura il 30 giugno.
    Per un puzzle che resta ancora difficilissimo da sbrogliare. Già da domani FIGC e Lega Calcio dovranno provare a mettere da parte le divergenze e provare a viaggiare unite verso un unico obiettivo: stilare un nuovo calendario per ripartire, sperando che l'emergenza passi in fretta, anche più in fretta di quanto programmato.

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