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  • David Luiz da horror! Fra i difensori più sopravvalutati degli ultimi anni, anche l'Arsenal se ne sta accorgendo...

    David Luiz da horror! Fra i difensori più sopravvalutati degli ultimi anni, anche l'Arsenal se ne sta accorgendo...

    • Giacomo Luca
    Finalmente ripreso il campionato anche in Inghilterra, è tempo di prime valutazioni: la squadra che sta facendo più difficoltà a raccogliere punti è senz’altro l’Arsenal di Mikel Arteta, ancora a secco di vittorie dopo i primi due incontri. Il tecnico spagnolo subentrato al manager temporaneo Fredrik Ljungberg, non riesce proprio a risalire la china dopo il disastroso inizio di stagione dei “Gunners” patito con Unai Emery, collezionando nel complessivo 13 punti in 18 giornate di campionato oltre che allo smacco dell’eliminazione casalinga in Europa League lo scorso febbraio ad opera dell’Olympiakos. Se l’attacco fatica ad ingranare nonostante i 17 centri di Aubameyang in Premier League e l’arrivo del talentuoso e profumatamente pagato ivoriano Nicolas Pépé, la difesa è anche peggio con l’acquisto del centrale d’esperienza David Luiz che sta confermando appieno le perplessità maturate sul suo reale valore.

    RENDIMENTO NEGATIVO— ”David Luiz ha giocato da David Luiz: uno dei peggiori difensori che abbia mai visto”. Non c’è massima più pertinente come questa espressa da uno dei telecronisti di punta del panorama sportivo, Massimo Marianella, durante un suo intervento per descrivere appieno il profilo di questo calciatore. Arrivato la scorsa estate per circa 9 milioni di euro dai cugini londinesi del Chelsea, il 33enne brasiliano ha deluso fino ad ora le aspettative, collezionando 2 cartellini rossi (record stagionale condiviso con Kabasele del Watford) e riuscendo ad essere il primo dopo cinque anni a commettere un errore che causa un gol per gli avversari, concedere un rigore e farsi espellere nella stessa partita (subentrando peraltro dalla panchina), dopo l’ex Arsenal Carl Jenkinson nel 2015 quando militava negli “Hammers”. Nonostante una bacheca ricca di trofei conquistati con le maglie di Benfica, PSG e soprattutto Chelsea, il difensore nativo di Diadema (cittadina dello Stato di San Paolo), non ha mai fatto il salto di qualità che ci si aspettava e la mancanza di un compagno del calibro di Thiago Silva, Terry, Ivanovic, Azpilicueta, ha evidenziato le grosse lacune del brasiliano nel poter dirigere con autorevolezza il reparto difensivo dei “Gunners”. Se in aggiunta gli si viene affiancato Shkodran Mustafi, i danni sono quasi inevitabili come il brutto spettacolo offerto il 21 gennaio contro il Chelsea, con le prestazioni di ambo i difensori al limite del dilettantismo.

    INGAGGI RECORD E MOLTI FLOP - La carriera di David Luiz era iniziata nel migliore dei modi nelle file del Chelsea che nel 2011 aveva speso ben 25 milioni di euro per strapparlo dal Benfica; vittoria nel 2012 della prima Champions League della storia del club e dell’Europa League l’anno seguente. Eppure Mourinho non convinto dal rendimento del brasiliano, al termine della stagione 2013-2014 preferì cederlo per la somma record di 50 milioni di euro al club francese del PSG. L’estate 2014 era quella del Mondiale in Brasile e il punto di svolta in negativo per l’ormai l’ex Chelsea si ebbe nella semifinale persa 1 a 7 contro la Germania, quella del “Mineirazo” con la debacle di un Brasile priva di Neymar e Thiago Silva. Uno dei protagonisti in negativo fu proprio il classe 1987 che assieme a Dante, risultò nullo ed inefficace nel contrastare l’offensiva tedesca. L’esperienza parigina durò anche quella un paio anni e nonostante i due campionati vinti, il centrale brasiliano commise una serie di errori imperdonabili soprattutto in Champions League nelle partite che costarono l’eliminazione del club ad opera del Barcellona nel 2015 e Manchester City l’anno seguente, figurando tra i peggiori in campo.

    RITORNO AL CHELSEA E SECONDO ADDIO - Tornato ai “Blues” nel 2016 per 35 milioni di euro (cifra record spesa dal club per un difensore sino all’ingaggio di Antonio Rüdiger per 40 milioni nel 2017), sotto la guida di Antonio Conte, David Luiz visse il periodo migliore della sua carriera con il modulo che prevedeva tre centrali di difesa e l’intuizione del tecnico leccese di spostare Azpilicueta da terzino a centrale. Il rendimento nelle due stagioni seguenti tornò sulla falsa riga di quello vissuto nelle annate al PSG e nonostante l’Europa League vinta nel 2019 con Maurizio Sarri, il Chelsea preferì cederlo perché non adatto al progetto del neo allenatore ed ex bandiera del club Frank Lampard. Dopo appena 10 mesi passati dall’altra sponda di Londra e l’impresa di essersi fatto espellere con entrambe le maglie dei due club londinesi in due differenti derby, si prospetta in maniera inevitabile un ulteriore bocciatura. Ancora una volta il centrale nativo dello Stato di San Paolo non ha mantenuto le aspettative a causa dei tanti e recidivi errori che stanno maturando in questa stagione e confermando ancora una volta di essere uno dei tanti calciatori sopravvalutati della sua generazione.

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