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  • Davide Evacuo,  dall'Eccellenza alla Lega Pro: 'Come sarebbe bello giocare con mio fratello Felice a Nocera'

    Davide Evacuo, dall'Eccellenza alla Lega Pro: 'Come sarebbe bello giocare con mio fratello Felice a Nocera'

    • Angie Borromeo

    Bomber di professione: 44 reti nelle ultime due stagioni tra Eccellenza e Serie D, approda quest’anno in Lega Pro Prima Divisione e debutta  segnando la sua prima rete con la maglia numero 9 contro il Perugia. Davide Evacuo, nativo di Pompei, 26 anni, nuovo attaccante della Nocerina, parla a Calciomercato.com

    Buongiorno Davide, Le chiedo, innanzitutto, un breve resoconto sull’inizio di stagione con la Nocerina alla guida del tecnico Gaetano Fontana. Come si sta trovando nel club rossonero? 
    "Prima di arrivare alla Nocerina, ho giocato circa 10 anni tra Eccellenza e serie D, dove ho affrontato non poche difficoltà, ma anche quando avevo come l’impressione che il mondo mi crollasse addosso, ho continuato a credere in quello che facevo e ad allenarmi duramente perché sapevo che sarebbe arrivata la mia occasione. E la mia occasione tra i professionisti è finalmente arrivata, quest’anno, grazie a Mister Gaetano Fontana, il quale ha apprezzato il mio impegno, sin dagli allenamenti, e mi ha premiato con una maglia da titolare, facendomi esordire contro il Perugia. Ho debuttato come punta centrale, a sostegno avevo il giovane attaccante Giancarlo Malcore (20 anni, ex Lecce ndr) in uno schieramento 4-4-2. Ho segnato il mio primo gol con la maglia rossonera ed è stata un’emozione unica, anzi se ripenso a quel momento in cui sono andato sotto la curva e sentivo i tifosi urlare il mio nome, ho ancora i brividi. Nelle successive gare, sono entrato per sostituire Jogan e per dare la possibilità all’allenatore di cambiare modulo. Sono sempre a disposizione di Mister Fontana e credo molto in lui.Per me, poi, è fondamentale avere un buon rapporto con i compagni nella squadra in cui gioco e posso dire che, nella Nocerina, l’ho trovato e sento la fiducia di tutti".

    Come è nata la sua passione per il calcio e quando ha deciso di diventare un attaccante?

    "In famiglia siamo tre fratelli, Felice, Cristian ed io e, sin da piccoli, abbiamo avuto la passione per il calcio perché ce l’ha trasmessa nostro padre, che era l’allenatore di una scuola calcio di Scafati (Juve Scafati ndr), il paese in cui abbiamo vissuto, e ci portava sui campetti a seguire i suoi allenamenti. Se debbo essere sincero, è stato proprio mio padre a decidere che difendere non era “arte mia” e mi ha convinto a fare l’attaccante. Anzi, ricordo che faceva di tutto per tenermi lontano a difesa della mia porta (ride Davide). Felice, oggi, è il migliore attaccante di lega pro, mentre Cristian lavora in un panificio e gioca a calcio solo per diletto in prima categoria".

    Il ricordo più bello della sua carriera.

    "Non ne ho uno, in particolare, ma ho bei ricordi di tutti i club in cui ho giocato".

    C’è una squadra a cui è rimasto particolarmente affezionato?
    "In tutte le squadre in cui ho giocato ho sempre dato il massimo. Non ho una squadra a cui sono affezionato ma mi auguro che lo diventi la Nocerina perché è una piazza importante che ho sempre ammirato e a cui voglio dare tantissimo. Sono onorato di vestire la maglia rossonera. Mi auguro quest’anno di fare tanti gol e, magari dire, a fine stagione, che è la Nocerina".

    Nella vita privata, chi è Davide Evacuo? 

    "Sono un ragazzo tranquillo e riservato. Amo le persone semplici, sincere e dirette e, di conseguenza, non tollero ipocrisia, ambiguità e falsità.  Mi piace fare passeggiate nel verde, dove c’è aria salubre. Forse per questo amo la montagna. Sono fidanzato e voglio sposarmi ed avere dei figli. Lo farò appena mi sentirò pronto per affrontare un passo così importante, perché vorrei dedicarmi tantissimo alla famiglia e, forse, al momento, so bene che non potrei farlo come vorrei perché sto sacrificando tutto me stesso per la carriera di calciatore".

    Vorrei una sua opinione sul fatto accaduto a suo fratello Felice, attaccante del Benevento, alla fine della partita col Nocerina, quando è stato duramente criticato dalla tifoseria locale solo per aver salutato ai suoi ex tifosi.

    "Mio fratello ha fatto un gesto bellissimo nei confronti di una tifoseria che lo ha sempre osannato e amato per un intero anno. Il fair play viene insegnato sin dalle scuole calcio. Credo che sia doveroso per un giocatore ricambiare il saluto di ex tifosi che lo omaggiano addirittura mentre gioca nella squadra avversaria. Sinceramente nessuno ha compreso l’eccessiva e drastica reazione dei tifosi del Benevento". 

    Le farebbe piacere, un giorno, giocare insieme a suo fratello, nella stessa squadra, magari anche nella Nocerina?   
    "Sicuramente avrei tanto da imparare sia in campo che nello spogliatoio. Felice ha una forte personalità, ha carisma, infonde positività e sicurezza. Per me sarebbe un piacere giocare al suo fianco e magari vincere con la maglia della Nocerina".

    Un suo parere sull’attuale campionato di serie A. 

    "La Juve è sempre la squadra da battere, nonostante l’ottimo inizio di Roma e Napoli. Ogni tanto, vado al San Paolo ma più che altro per il gusto di andare allo stadio. In realtà, mi piace seguire tutte le italiane soprattutto nelle competizioni europee".

    Quali sono le sue aspettative come calciatore? 
    "La più importante è senz’altro giocare in serie A e vincere un Campionato. Sogno anche di partecipare alle competizioni internazionali. Ho tanto da migliorare per raggiungere i miei obiettivi ma se lavoro duramente è proprio per realizzarli. I sacrifici non mi pesano se mi aiuteranno a conquistare ciò in cui credo". 


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