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  • De Boer, la tua Inter è matura

    De Boer, la tua Inter è matura

    • Pasquale Guarro
    L’Inter si rimette in carreggiata per tornare grande e fa sognare i propri tifosi. A Empoli i nerazzurri si impongono con maturità e non falliscono una di quelle occasioni dove invece in passato sarebbero scivolati. Perché da diverso tempo l’Inter si perdeva sul più bello, ma la musica sembra finalmente cambiata. É finito il travaglio nerazzurro, dopo nove mesi gli uomini di de Boer riescono a vincere tre partite consecutive in campionato e rimangono ancorati alle zone alte della classifica. 

    SELF CONTROL DE BOER - È anche la rivincita del tecnico olandese, bravo a non farsi travolgere dalle critiche e rimanere fuori da un ciclone che avrebbe potuto macinarlo. “L’Inter è un pentolone rovente”, aveva detto Massimo Moratti, de Boer mostra di saperla trattare. L’ex Ajax ha il self control per respingere le pressioni di un ambiente nevrotico, lo dimostra la lucidità delle sue scelte. La squadra ha trovato il proprio equilibrio con il 4-2-3-1 e lui ha avuto l'elasticità sufficiente e necessaria per non rimanere legato a quelle che potevano essere convinzioni errate.

    CHE NUMERI ICARDI! - L’Inter vola e finalmente insidia le prime della classe. Lo fa anche grazie a Mauro Icardi, sempre più capocannoniere del torneo. I numeri del centravanti argentino sono devastanti: i nerazzurri hanno finora messo a segno 7 gol in campionato ed il rosarino è entrato in ognuno di questi, mettendo il proprio timbro personale per ben sei volte e offrendo a Perisic l’assist decisivo per la rete del croato.

    È SUBITO JOAO MARIO - Incredibile anche il contributo del nuovo arrivato, Joao Mario. La dimostrazione che quando sai giocare al calcio non occorre troppo tempo per entrare in sintonia con il resto della squadra. L’Inter che ancora aspetta Kondogbia ha già trovato in Joao Mario un leader in grado di trasformare la manovra rendendola finalmente imprevedibile. Il portoghese è il giocatore in grado di conquistare palla e capovolgere velocemente l’azione, ciò che mancava all’Inter per tornare a far paura. 

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